Stragi di famiglia, da Erika a Benno: quando sono i figli ad uccidere
La strage compiuta dal 17enne di Paderno Dugnano è solo l’ultima di una serie di delitti in cui sono i figli ad uccidere i familiari . A volte ancora minorenni, sono diversi i casi in cui hanno massacrato i loro genitori e spesso anche i fratelli, con una freddezza e una violenza che ha lasciato di stucco forze dell’ordine e opinione pubblica. In Italia, ricorda Eures, il 43 % degli omicidi viene commesso tra le mura domestiche, percentuale che al Nord diventa uno su due. (Gazzetta del Sud)
Ne parlano anche altri giornali
Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente. (Virgilio Sapere)
Liliana Dell'Osso, presidente della Società Italiana di Psichiatria (SIP): "Dinamiche tipiche di giovani di sesso maschile, ma ogni caso è diverso" (LAPRESSE)
La ricostruzione: ecco cosa è successo nella villetta Di Riccardo, questo il nome del diciassettenne, e della sua famiglia hanno parlato gli inquirenti nel corso della conferenza stampa di lunedì 2 settembre, all’indomani della tragedia avvenuta nel Milanese. (Virgilio Notizie)
Coltellate ripetute alla gola, sia al fratellino che alla madre che al padre: “Le eventuali grida delle vittime non avrebbero potuto essere troppo forti” -ha spiegato la procuratrice Sabrina Ditaranto nella conferenza stampa indetta oggi sulla strage in famiglia a Paderno Dugnano (Il Notiziario)
«Vivo un malessere»: con queste parole il 17enne ha spiegato il senso di «oppressione» che lo ha spinto ad uccidere papà, mamma e fratellino a coltellate nella notte tra sabato e domenica a Paderno Dugnano (Milano). (ilgazzettino.it)
Il triplice delitto di Paderno Dugnano ci porta a fare i conti con le nostre paure più inconfessabili. La vita del 17enne che ha ucciso a coltellate il fratellino e poi i genitori, proveniente da una famiglia “normale”, come tante, con le giornate scandite tra scuola, amici è sport, è drammaticamente simile a quella dei nostri ragazzi, figli, nipoti, studenti. (Corriere della Sera)