Roma Tre, laboratorio trans per minori: Pro Vita deposita 35mila firme e Rampelli sfida il rettore
Dopo giorni di polemiche il Laboratorio trans e gender per bambin (con l'immancabile asterisco) promosso dall'Università Roma Tre, con il via libera del Comitato etico, si è svolto. Ma in semi-clandestinità. Il progetto, finito nel mirino di FdI (con la denuncia di Fabio Rampelli) e di Pro Vita e (Secolo d'Italia)
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L'ateneo, finito nell’occhio del ciclone delle critiche, ha precisato che quello da più parti definito “corso gender” è in realtà un singolo incontro, nell'ambito di una ricerca non finanziata, che non prevede in alcun modo attività finalizzate a influenzare i minori su questioni legate al genere. (Luce)
Ha destato molte proteste l'iniziativa dell'università Roma Tre della Capitale, che ha istituito il " laboratorio per bambin trans e gender creative " allo scopo di ascoltare e raccogliere le storie di giovanissimi tra i 5 e i 14 anni. (il Giornale)
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Dopo giorni di polemiche eattacchi da parte della destra e delle associazioni "no gender", alla fine bambini, ragazzi e e famiglie hanno tenuto il laboratorio con ricercatori e insegnanti, dedicato all'orientamento sessuale di giovani e giovanissimi. (Fanpage.it)
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«Rimarchiamo il nostro sconcerto - ha aggiunto - per le parole del rettore Massimiliano Fiorucci che non solo non ha bloccato l'iniziativa, ma l'ha addirittura difesa parlando di una ricerca per “esplorare territori di confine, lungo i quali non sono consolidate conoscenze adeguate”, e dunque ammettendo che il progetto è una vera e propria sperimentazione col coinvolgimento di bambini dai 5 anni ai 14 anni, ai quali adulti stanno applicando l'etichetta di “transgender” senza nessun fondamento scientifico». (Il Sole 24 ORE)