Governo, Landini: rivolta sociale? Vedo montature e attacchi

Governo, Landini: rivolta sociale? Vedo montature e attacchi
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Agenzia askanews INTERNO

Roma, 30 nov. – Sull’espressione “rivolta sociale” il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, vede “montature, delegittimazione e attacchi”. Dal palco del congresso delle Acli, il leader sindacale è tornato sulle polemiche dei giorni scorsi, affermando che “di fronte al livello di diseguaglianze cresciute e la crisi della democrazia, con la gente che non va a votare, invece di una reazione vedo il rischio di rassegnazione e paura”. (Agenzia askanews)

Ne parlano anche altre testate

Dopo aver evocato lo spettro della rivoluzione sociale a giorni alterni, era inevitabile che Maurizio Landini, l’artefice principale di uno dei più inutili e autolesionistici scioperi generali degli ultimi anni, pronunciasse un classico intervento incendiario, indicando in modo imperativo obiettivi che appartengono al mondo delle favole sinistre. (Nicola Porro)

Oggi, nel consueto appuntamento con "La Zanzara" in onda su Radio 24, Giuseppe Cruciani non ha utilizzato troppi giri di parole: "Levategli il vino" . Questa l'ultima sparata di Maurizio Landini, il segretario generale della Cgil già al centro del dibattito pubblico per aver rivendicato con grande orgoglio l'ambizione di una "rivolta sociale" . (il Giornale)

In piazza Maggiore, a Bologna, il sindacalista diventa ufficialmente un capo-popolo, chiamando i lavoratori all'insurrezione contro il centrodestra. Di lavoro, salari e fabbriche c'è poco nel discorso del segretario Cgil (il Giornale)

Lo sciopero incalza Pd e 5 Stelle sui consensi

'Stiamo assistendo alla morte dello sciopero, che si è trasformato in un flash mob violento. I lavoratori sono rimasti nei luoghi di lavoro, mentre in piazza si sono visti centri sociali, aspiranti politici in cerca di carriera, dirigenti, e persone che non hanno mai lavorato ma posizioni occupate nei sindacati. (La Pressa)

Un sindacalista dovrebbe parlare di diritti dei lavoratori. Capisco la propaganda, per questo dico che è più un linguaggio da politico che da difensore dei lavoratori". (Il Mattino di Padova)

E benché i numeri ballino parecchio in queste circostanze, è un fatto che quaranta piazze italiane sono state affollate dalle bandiere rosse di Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri toccando il record bolognese dei 50mila manifestanti («Così è stato riparato l’insulto della manifestazione dei fascisti davanti alla stazione»). (L'Eco di Bergamo)