Napoli, Gratteri contro la riforma della giustizia: «Rimettere in ruolo i magistrati fuori ruolo»
A margine della conferenza stampa, il procuratore Nicola Gratteri è intervenuto su alcuni temi delle riforme di legge previste in materia di giustizia. E lo fa alla vigilia dell’insediamento della nuova presidente di corte di appello Maria Rosaria Covelli. In sintesi, il procuratore Gratteri si è detto «contrario a tutte le riforme di legge che sono state varate dalla Cartabia in poi», mostrando il proprio disincanto anche nei confronti della annunciata separazione delle carriere («il numero di magistrati che passa da una funzione all’altra, è basso, siamo sullo 0,2 per cento», dice Gratteri); ma anche nei confronti della annunciata riforma della obbligatorietà della azione penale: «Penso agli anziani, che subiscono una truffa e sono costretti a denunciare. (ilmattino.it)
Su altri media
L'intenzione dell'esecutivo sembra quella di "fare passare i pubblici ministeri sotto il controllo del governo", anche se per adesso si parla solo di progetti di riforma. (Fanpage.it)
È questo il cronoprogramma imposto da Giorgia Meloni anche per mettere fine alle voci incontrollate e spesso imprecise sui punti chiave del provvedimento: dalla separazione delle carriere tra giudici e pm, alla obbligatorietà dell'azione penale, per finire con la sottrazione al Consiglio superiore della magistratura delle funzioni disciplinare a carico delle toghe, esercitate in questi anni in modo che un ex Csm come Antonio Leone, nell'intervista qua sotto, non esita a definire «ridicolo». (ilGiornale.it)
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, incontrerà domani una rappresentanza dell'Associazione nazionale magistrati nella sede del ministero in via Arenula. Nei giorni scorsi la stessa Anm aveva chiesto un incontro al ministro sul tema della riforma della Giustizia, che sarà presentata nelle prossime settimane dal governo. (Il Messaggero Veneto)
Come si spiega il suo no per Palermo? Insisterà per sentirlo? (la Repubblica)
«Sono nettamente contrario - ha detto ancora - e lo ero già quando è stata resa facoltativa la denuncia con la precedente riforma». Lo ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri rispondendo alla domanda di un giornalista circa l'attenuazione dell'obbligatorietà dell'azione penale. (ROMA on line)
Il procuratore denuncia nuovamente il tentativo di far passare i pubblici ministeri sotto il controllo del Governo». «La separazione delle carriere? Non penso sia urgente, solo lo 0,2% fa il passaggio da una funzione e all'altra. (La Stampa)