Meda, “la mia famiglia bloccata nell’inferno del Bangladesh”. Il grido d’aiuto di Babar

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Meda. "Quello che sta succedendo è drammatico". Queste sono le parole di Babar, cittadino medese originario del Bangladesh in merito a quello che sta accadendo in questi giorni nella sua Paese di origine dove, da lunedì 15 luglio, sua moglie e i suoi tre figli sono bloccati. "Ho riportato la mia famiglia in Bangladesh per le vacanze estive - ci racconta al telefono - la manifestazione degli studenti era pacifica, poi tre giorni fa tutto è cambiato: sono iniziati gli scontri, gli spari, le persone sono costrette in casa e non c'è più internet quindi ho difficoltà anche a mettermi in contatto con la mia famiglia". (MBNews)

Ne parlano anche altri giornali

Dal 1° luglio il Bangladesh è scosso da un movimento di protesta studentesco che chiede una riforma delle assunzioni nella pubblica amministrazione, sullo sfondo di una grave crisi occupazionale tra i laureati di questo Paese di 170 milioni di abitanti. (Corriere del Ticino)

: Giovani scolari in protesta contro la legge che consente ai veterani della guerra d’indipendenza di avere un 30% di posti riservati nel settore pubblico, manifestano in Bangladesh da inizio luglio. (Tuscia Web)

Il numero delle vittime tra i manifestanti è salito a 50. In Bangladesh, dove da settimane sono in corso violente proteste antigovernative, il governo ha imposto il blocco ai servizi internet e di telefonia mobile. (Il Fatto Quotidiano)

Bangladesh, rivolta degli studenti: 50 morti ed edifici in fiamme. Cosa sta succedendo a Dacca?

Scontri violenti, morti e una situazione al momento incontrollata. Decine le persone decedute. (L'Opinione delle Libertà)

In Bangladesh, sono scoppiate proteste di massa in risposta alle recenti riforme del governo. Le manifestazioni, che hanno coinvolto migliaia di persone, sono state accolte con una violenta repressione da parte delle forze dell'ordine. (Panorama)

Le proteste studentesche in corso in Bangladesh vanno avanti da settimane, portando morte e distruzione, soprattutto nelle vie della capitale, Dacca, a causa di un'inaspettata escalation delle manifestazioni. (ilmattino.it)