Caos concessioni. Corsini: "Governo verso la fiducia sul decreto Fitto"
Mancano una ventina di giorni al 15 novembre, scadenza dei termini per la conversione in legge del decreto Fitto che ha prorogato le concessioni balneari, fissando al massimo al 2027 le gare pubbliche per le concessioni di spiaggia. Crede che il governo riuscirà a superare le spaccature interne che una settimana fa hanno portato allo stop l’esame degli emendamenti in commissione Finanze della Camera? "Penso che il governo comunque metterà la fiducia – afferma l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini –. (il Resto del Carlino)
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Una novantina di balneari dei quali molti provenienti anche da fuori regione, che in un primo momento sembravano aver occupato buona parte dell’auditorium per sostenere la coalizione di centrodestra al comizio conclusivo dei leader di Lega, Fdi e Fi a sostegno di Marco Bucci, si sono alzati durante l’intervento di Giorgia Meloni per contestarle il “tradimento” che a loro dire avrebbe fatto alla categoria. (Il Fatto Quotidiano)
Qual è la situazione attuale? "La situazione nasce dalla decisione dell’Ue di aprire una procedura di infrazione contro l’Italia per la proroga automatica delle concessioni balneari a scopo turistico-ricreativo. (il Resto del Carlino)
Ma la protesta va avanti. Dalle file dietro arrivano grida: «Seduti!!». (La Stampa)
Durante il suo intervento, Salvini ha promesso che il suo Ministero stabilirà i regolamenti e i decreti attuativi necessari per garantire che coloro che già gestiscono le spiagge, con impegno e sacrificio, possano continuare a farlo senza essere soppiantati da grandi cooperative o multinazionali. (Riviera24)
Concessioni demaniali, qual è la situazione in Italia e perché in Europa si stanno aprendo diverse procedure in merito? Violare queste normative comporta l’avvio di procedure di infrazione da parte della Commissione Europea, che possono culminare in pesanti sanzioni economiche. (Marine CuE)
Arrivando direttamente al comizio del centrodestra a sostegno del candidato Marco Bucci. "Chiediamo la corretta applicazione della direttiva e delle sentenze della corte di giustizia europea", recitava uno striscione esposto proprio all’ingresso della sede della kermesse. (Liberoquotidiano.it)