Povero futurismo: è diventato formato famiglia

Roma. Chissà cosa direbbero Marinetti e compagni. Volevano la rivoluzione e hanno avuto una mostra per famiglie. Il brivido, semmai, sarà la richiesta del ritiro di un’opera di Nanni Balestrini, che nulla ha a che vedere con tutto ciò. Ma andiamo con ordine. No, non preoccupatevi, nessuno ucciderà il chiaro di luna nelle sale della Gnam di Roma. Accorrete, bambine e bambini, ecco l’idrovolante e il side-car, la macchinona rossa e la bicicletta inizio secolo. (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Mostra futurismo, ironia del ministro Giuli: "Non si può dire che non ci abbiate visto arrivare" 02 dicembre 2024 "Questa volta non si può dire che non ci abbiate visto arrivare, sebbene preceduti da un po' di sana rissa in galleria, per citare un'importante opera di Boccioni" così il ministro intervenendo all'inaugurazione della mostra sul futurismo alla Galleria d'Arte Moderna di Roma (Il Sole 24 ORE)

L'esposizione, anticipata da un acceso dibattito Dal 3 dicembre 2024 al 28 febbraio 2025, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita Il Tempo del Futurismo, una mostra curata da Gabriele Simongini in occasione dell'ottantesimo anniversario della scomparsa di Filippo Tommaso Marinetti (Io Donna)

Dopo tanto parlare, finalmente l’apertura: dal 3 dicembre 2024 al 28 febbraio 2025, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma celebra l’ottantesimo anniversario della morte di Marinetti con la tanto discussa mostra “Il tempo del Futurismo”. (Finestre sull'Arte)

Casa Balla, riapre l’opera d’arte “totale” del genio futurista: visite dal 5 dicembre al 31 gennaio

Eppure, lui che scrisse nel celebre manifesto «noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie», avrebbe apprezzato (con il beneficio del dubbio) ll tempo del futurismo, la mostra che si apre oggi a Roma (il Giornale)

L’accesso alla casa, aperta a giugno 2021 per la prima volta dopo 30 anni, è previsto solo con visite guidate acquistando il biglietto online o presso la biglietteria del Maxxi. (Repubblica Roma)

Il coraggio, l’audacia, la ribellione saranno elementi essenziali della nostra poesia». Così tuonava Filippo Tommaso Marinetti nel suo Manifesto del Futurismo, un proclama che non solo ha scardinato il concetto di arte come contemplazione, ma che sembra riecheggiare con prepotenza nelle sale della GNAM di Roma, trasformate in un’agorà contemporanea dove il Futurismo torna a essere la pietra dello scandalo. (ExibArt)