“Le reliquie del beato Carlo Acutis sono state messe all’asta sul web”: la denuncia del vescovo di Assisi
Alcune reliquie attribuite al beato Carlo Acutis sono state messe all’asta sul web: a darne notizia è stato il vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, che contestualmente ha sporto una denuncia contro ignoti per stoppare ciò che sta avvenendo in rete. Carlo Acutis sarà proclamato santo ad aprile e il suo corpo è custodito nel santuario della Spogliazione. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
La reliquia di una «RARA» (scritto in stampatello maiuscolo, ndr) reliquia della «fune di San Francesco d’Assisi» costa 120 euro. (Famiglia Cristiana)
«Ecco a cosa possono portare l'idolo denaro e lo zampino di Satana». Il vescovo della diocesi di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, non usa mezzi termini per condannare la vendita online di alcune reliquie attribuite al beato Carlo Acutis, il 15enne morto di leucemia fulminante che sarà canonizzato il 27 aprile, al termine del Giubileo degli adolescenti. (il Giornale)
Come riferito dal ‘Corriere della Sera’, l’esposto è stato già trasmesso alla Procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone che ha avviato immediatamente gli accertamenti del caso. Dal vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, è stata sporta denuncia contro ignoti dopo che sul web sono state messe all’asta alcune reliquie attribuite al Beato Carlo Acutis che verrà proclamato Santo nel corso dell’anno. (inItalia)
Carlo Acutis morì nel 2006 ad appena 15 anni. Diventerà molto probabilmente patrono di internet in uno degli eventi più attesi del Giubileo (Open)
L’ultima richiesta è arrivata da Cuba, dove verranno portate in estate. Per il resto, le reliquie del beato Carlo Acutis sono già state negli Stati Uniti, in Irlanda, Germania, Polonia, Portogallo e persino Sri Lanka e India. (Corriere della Sera)
ASSISI (Perugia) Un mese esatto dalla canonizzazione di Carlo Acutis e sul web vengono messe all’asta alcune reliquie attribuite al beato. "Ne abbiamo chiesto il sequestro – dice monsignor Sorrentino –. (LA NAZIONE)