Il Papa al bar per un caffè

Il Papa al bar per un caffè. È il curioso e del tutto insolito fuori programma del Pontefice in occasione del viaggio in Lussemburgo che si è concluso con l'incontro con la comunità cattolica. «Dopo pranzo Papa Francesco ha preso un caffè con alcuni collaboratori in un locale nei pressi della Casa Arcivescovile», racconta Silere non possum, pubblicando una foto del Papa sulla sedia a rotelle accanto ai suoi collaboratori davanti al bancone di un bar gestito da un giovane in attesa di un caffè. (Corriere TV)

Su altre fonti

– C’è, anche nella Chiesa una “perenne coesistenza di luce e ombra”, “con esiti spesso di grande generosità e splendida dedizione, e a volte purtroppo con l’emergere di dolorose contro-testimonianze”. Città del Vaticano, 27 set. (Agenzia askanews)

La Chiesa, ha detto il Papa di fronte ai re Filippo e Mathilde e alle autorità del Belgio, prima tappa… Bruxelles – “Dolorose contro-testimonianze”. Così papa Francesco definisce gli abusi sessuali del clero sui minori e le “adozioni forzate”, ossia la sottrazione dei figli delle ragazze madri, due orrori della storia della Chiesa belga, nel suo primo discorso ufficiale a Bruxelles. (la Repubblica)

Un espresso per il Papa. È il simpatico fuori programma che ha visto protagonista Papa Francesco durante la visita in Lussemburgo, prima tappa del viaggio apostolico che lo vedrà impegnato anche in Belgio. (Open)

“Gli abusi sono crimini come quelli del Re Erode”

Dalle teste coronate a quelle canute, dai troni alle sedie a rotelle, dallo sfarzo del Castello reale di Laeken, il “Buckingham Palace del Belgio”, ad una piccola “casa” di metà ’800 a più piani, la Home Saint-Joseph, dedita all’accoglienza di anziani malati poveri o a basso reddito, con le mura colorate, i pavimenti in legno e l’odore di minestra appena cucinata. (Vatican News - Italiano)

Non è più tempo di parole ma di azione e soprattutto di chiedere perdono: Papa Francesco ha ricordato le numerose vittime di abusi sessuali all'interno della Chiesa definita "santa e peccatrice". (il Giornale)

Ci furono persino casi nei quali ad alcune donne non venne data la possibilità di scegliere se tenere il bambino o darlo in adozione. Spesso la famiglia e altri attori sociali, compresa la Chiesa, hanno pensato che per togliere lo stigma negativo, che a quei tempi colpiva la madre non sposata, fosse preferibile che suo figlio o sua figlia venissero adottati. (RSI.ch Informazione)