Sciopero, Landini: «Il Governo non può ignorare le 500mila persone scese in piazza»
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«Il punto è: il governo cosa risponde alle 500.000 persone che sono scese in piazza venerdì?». Così il segretario della Cgil Maurizio Landini, a proposito dello sciopero generale dell’altro ieri, che ha visto un’ampia adesione in tutta Italia, Sardegna compresa. «Ci deve essere una risposta», ha detto il leader del maggiore sindacato italiano a margine dell’assemblea di Avs a Chianciano, e «per quel che ci riguarda bisogna aumentare la spesa sanitaria e bisogna agire sul fisco per andare a prendere le risorse per fare questi investimenti». (L'Unione Sarda.it)
Ne parlano anche altre testate
Il segretario generale della Cgil non esclude ulteriori mobilitazioni dei lavoratori "se non si apre un confronto, se il governo non ci convoca, se in Parlamento non si cambia la legge di bilancio". E sull'uso della parola "rivolta" non fa marcia indietro: "Non mi pento". (Sky Tg24 )
Ecco, Maurizio Landini, segretario della Cgil, signore degli scioperi contro il governo di centro-destra-destra non lo fa. Però deve avere l’onestà intellettuale di dirlo chiaro, quando esula dai suoi compiti abituali e sconfina in un territorio improprio. (Primocanale)
Aver portato in piazza mezzo milione di persone non è servito a niente e per questo Maurizio Landini frigna e dice che il governo non può ignorare i manifestanti, supplicando un invito a Palazzo Chigi per ridiscutere la manovra finanziaria. (La Verità)
Se c’era un modo per rappresentare l’inutilità dello sciopero generale voluto dal segretario della Cgil allo scopo di assecondare le proprie aspirazioni politiche, beh, Landini lo ha trovato. (Panorama)
Stiamo chiedendo al governo in modo esplicito che riconvochi un tavolo sulla legge di bilancio, così come chiediamo agli imprenditori di aprire le trattative sui rinnovi dei contratti". Per quel che ci riguarda bisogna aumentare la spesa sanitaria e bisogna agire sul fisco per andare a prendere le risorse per fare questi investimenti. (la Repubblica)
Stiamo chiedendo al governo in modo esplicito che riconvochi un tavolo sulla legge di bilancio, così come chiediamo agli imprenditori di aprire le trattative sui rinnovi dei contratti". "Il punto è il governo cosa risponde ora" alle 500.000 persone che sono scese in piazza venerdì. (La Gazzetta del Mezzogiorno)