Lavoro e GenAI: boom del 246% di domanda di professionalità
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Il mercato del lavoro italiano sta registrando un’accelerazione della domanda di professionalità con competenze nell’IA e IA Generativa. Se il fabbisogno risulta quantitativamente più consolidato sulla prima, nei primi 6 mesi del 2024 gli annunci di lavoro pubblicati su Linkedin con riferimento all’IA Generativa nel job title – indicativi di una domanda specifica di competenze in questa tecnologia – sono aumentati di 2,5 volte rispetto al 2023 (+246%), superando in termini di crescita quelli relativi all’IA, cresciuti del 150%. (Inhousecommunity)
Se ne è parlato anche su altri media
Sia nell’intelligenza artificiale sia nell’intelligenza artificiale generativa. L’Intelligenza artificiale spinge il mercato del lavoro italiano a chiedere sempre più professionalità con competenze specifiche. (Italia Oggi)
L’innovazione non è tecnologia, ma saperla sfruttare per ottenere un vantaggio competitivo. A sostenerlo Enrico Pisino, ceo di Cim4.0, durante la tavola rotonda “Evoluzione tecnologica e innovazioni cruciali per il futuro delle aziende industriali Italiane” organizzata da Txt e-Tech e moderata da Filippo Astone. (Industria Italiana)
Oltre ad aumentare la ricchezza. L’IA ruba posti di lavoro? Ma non diciamo sciocchezze! Anzi, è vero il contrario: creerà lavoro in più. (Industria Italiana)
Un libro fondamentale per capire come siamo arrivati alla più importante rivoluzione tecnologica degli ultimi decenni, per conoscerne i protagonisti e capire come cambiano gli equilibri tra superpotenze. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
L’Intelligenza artificiale sta rivoluzionando, tra i vari ambiti, anche il modo in cui le aziende operano e competono sul mercato. L’IA è infatti in grado di offrire numerosi vantaggi ed opportunità il cui obiettivo risiede nel miglioramento dell’efficienza, della produttività e dell’innovazione. (ilmattino.it)
Ciò stupisce già sol che si consideri che il diffondersi di Industry 5.0 pone una rinnovata istanza antropocentrica atta a riaffermare l’essenzialità, tra molte altre, della dimensione “relazionale”: se i robot e i chatbot si connettono meglio di qualunque essere umano, le persone e i lavoratori instaurano rapporti di fiducia, costruendo, se si vuole, . (NT+ Lavoro)