Agresti: “La risposta del Milan. Leao: cambio di atteggiamento. E Reijnders…”
Milan-Empoli 3-0 , forse la partita più completa e convincente della stagione rossonera. La squadra di Paulo Fonseca non ha subito praticamente nulla ed è sembrata sempre in totale controllo della gara. Un bel segnale da parte del Milan, ma c'è ancora da lavorare visto il distacco dalla vetta della Serie A. Stefano Agresti , giornalista, ha scritto un editoriale per 'La Gazzetta dello Sport' parlando anche della vittoria convincente dei rossoneri a San Siro (Pianeta Milan)
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Anche perché le settimane scorrono e le ambizioni di rimonta sono direttamente proporzionali ai punti che si riesce a portare a casa. Messa così parrebbe il programma didattico di una scuola elementare e, in qualche modo, ci sono delle attinenze: il Milan ha inciampato spesso – troppo - in errori difensivi da matita blu e a Milanello si va di ripetizioni. (La Gazzetta dello Sport)
Prima pagina La Gazzetta dello Sport: "Conte si gioca la testa contro l'orgoglio Toro" (Tutto Napoli)
Però tra il mercato dell’uno (60 milioni di euro nel rapporto spese-entrate) e quello dell’altro (più 10) la differenza fa 70. Milano – Prima del duello di San Siro, nebuloso più in senso meteorologico che metaforico, tra Milan ed Empoli c’erano solo 3 punti di distanza. (la Repubblica)
Il noto giornalista Carlo Pellegatti ha analizzato la vittoria di ieri del Milan, il rotondo 3-0 rifilato all'Empoli dai rossoneri, sulla sua pagina Instagram. Dice Pellegatti: "Sul mio telefonino ho esposto il fiocco rosa, perchè questa sera è nata la squadra. (TUTTO mercato WEB)
"Questo è lo spirito. Bellissima partita, tanto offensivamente che difensivamente. Questo è giocare di squadra, entrare e avere spirito di sacrificio. Abbiamo vinto 3-0 ma avevamo la possibilità di fare 6-7 gol e dobbiamo migliorare questo. (Voce Giallo Rossa)
Una sconfitta che ci può chiaramente stare visti i valori assoluti delle due squadre e che non deve scalfire le certezze degli azzurri, capaci comunque di reagire dopo ogni ‘schiaffo’ preso. Al di là dei meriti della squadra di Fonseca, gli azzurri hanno pagato una prima frazione giocata in maniera un po’ troppo passiva: leggeri nei contrasti e spesso in ritardo sulle seconde palle, concedendo tante verticalizzazioni e qualche spazio di troppo tra le linee di centrocampo e difesa. (Quotidiano Sportivo)