Le donne fanno rumore. “Liberiamo i nostri corpi, le nostre vite, dal patriarcato”

Il 25 novembre 2023 la rabbia generata dal brutale assassinio di Giulia Cecchettin portò per le strade di Roma una marea umana. A un anno di distanza, nel sabato che precede la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, nella Capitale scendono in piazza in migliaia. Tra i cartelli colorati di fucsia, spunta lo slogan "Disarmiamo il patriarcato, per … (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri media

Un lungo striscione con i nomi delle 106 vittime di femminicidio di quest’anno è stato esposto davanti al Colosseo nel passaggio del grande corteo in marcia verso piazza Vittorio. Una ragazza racconta “mi hanno chiesto come si può ballare con 106 donne uccise, ma loro sono morte perché volevano ballare libere”. (Radio Popolare)

Il patriarcato, e magari anche i femminicidi, per le donne femministe di "Non una (Secolo d'Italia)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Roma, bruciata una foto del ministro Valditara prima del corteo contro la violenza di genere

Le immagini della manifestazione nazionale "Disarmiamo il patriarcato" (Corriere TV)

Il corteo 'transfemminista' è partito da piazzale Ostiense. (AGI - Agenzia Italia)

Una foto del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara è stata bruciata davanti al ministero dell'Istruzione prima dell'inizio del corteo contro la violenza sulle donne a Roma. "Prima di raggiungere la piazza contro la violenza di genere bruciamo il ministro Valditara" si legge in una storia pubblicata su Instagram dal movimento femminista 'Aracne' e dai collettivi. (La Stampa)