Guerra in Ucraina: gli ostacoli verso una exit strategy
Molto dipende dunque da quali saranno le mosse di Donald Trump, che in campagna elettorale aveva annunciato di poter far concludere il conflitto nel giro di 24 ore. Dopo il successo del 5 novembre i media hanno riportato indiscrezioni sull’atteggiamento che potrebbe tenere il prossimo presidente statunitense nei confronti dell’Ucraina per accelerare la fine della guerra. I tagli al sostegno militare sarebbero il segnale che costringerebbe Kiev a vedere al ribasso i propri obbiettivi, aprendo la via al compromesso che secondo Trump potrebbe consistere nella formula pace in cambio di territori, nel contesto quindi di un approccio più realistico. (RSI Radiotelevisione svizzera)
La notizia riportata su altri media
"La cosa importante è non perdere l'unità dell'Ucraina con gli Stati Uniti" ha affermato il presidente ucraino in un'intervista alla rete tv americana. (la Repubblica)
Notizie sempre più cupe arrivano dall’Ucraina che ha appena superato il tragico traguardo dei 1000 giorni dall’inizio dell’aggressione militare russa. (il Giornale)
01:04 Zelensky: "Se gli Usa taglieranno gli aiuti all'Ucraina, noi perderemo" (La Stampa)
«La Russia non accetta il congelamento del conflitto perché deve raggiungere i suoi obiettivi, ma Putin è disposto ad avviare un negoziato», ha spiegato Peskov. Ultim'ora news 20 novembre ore 12 (Milano Finanza)
È intervenuto direttamente il Cremlino per smentire l’indiscrezione riportata da Reuters, che citava cinque fonti, sulla presunta apertura di Vladimir Putin a discutere di un accordo di cessate il fuoco in Ucraina con Donald Trump pur escludendo di fare importanti concessioni territoriali e insistendo affinché Kiev abbandoni le ambizioni di entrare nella Nato. (Nicola Porro)
Il successo di Donald Trump in America sembra avvicinare una tregua in Ucraina. (Panorama)