Indagine ultras, ora Inzaghi rischia grosso: possibile stangata per il tecnico
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Dopo le voci circolate ieri sui colloqui con gli esponenti della curva, ora Simone Inzaghi rischia grosso. Cosa filtra sulla questione. tensione in casa Inter per gli arresti di ieri a 19 membri dei direttivi delle curve, tra cui alcuni esponenti della Nord e della Sud. Poche settimane dopo l'omicidio (Spazio Inter)
La notizia riportata su altre testate
Nella giornata di ieri, all'arrivo nella sede della Lega Serie A, lo stesso Marotta si era invece trincerato dietro un no comment, insieme all'amministratore delegato Alessandro Antonello. Inchiesta ultrà Inter e Milan, Marotta sereno: "Se siamo tranquilli? Sicuramente sì" (Tutto Napoli)
«Organizzare e dar vita a scontri con le opposte tifoserie o le Forze dell’Ordine è un aspetto fondamentale della mentalità ultras ed essere un gruppo militarmente forte è essenziale per acquisire, rispetto ed autorevolezza». (Calcio e Finanza)
Una curva Nord azzerata dopo gli arresti della procura di Milano: tra i 19 arresti ci sono i volti nuovi o storici del direttivo come Andrea Beretta, Marco Ferdico e Renato Bosetti, nominato responsabile degli ultras nerazzurri dopo l’arresto del Berro. (IL GIORNO)
Nei prossimi giorni Inzaghi, Calabria, Skriniar e Zanetti potrebbero essere ascoltate come persone informate sui fatti Importante sottolineare come la Procura di Milano ha avviato anche un cosiddetto "procedimento di prevenzione" nei confronti dei rossoneri e dell'Inter, società le quali dovranno dimostrare, in un contraddittorio, di aver reciso i legami con il mondo ultrà, soprattutto sul fronte della gestione dei biglietti per le partite. (Sport Mediaset)
«Addirittura», scrive la Procura, in una conversazione del 26 maggio 2023 con Marco Materazzi, Ferdico dice «di aver incontrato Calhanoglu» e «Barella, per parlare delle criticità sorte per la vicenda dei biglietti della Finale di Champions» e avrebbe «appreso perfino le lamentele del calciatore turco per il comportamento della società». (Corriere Milano)
Per il momento gli arrestati sono diciannove, quindici finiti in carcere, tre ai domiciliari, uno tragicamente scomparso: Antonio Bellocco, erede dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta di Rosarno e già condannato per mafia, morto per ferite da arma da taglio nella lite sul Cernusco sul Naviglio. (Il Posticipo)