La grande illusione del progetto centrista
Si è riaperta la discussione, ossessivamente ripetitiva, non si capisce quanto appassionante fuori dalla cerchia degli addetti ai lavori, sul centro politico che non c’è e che si dovrebbe costruire per dare finalmente al sistema partitico italiano stabilità, serietà, rigore ed efficienza. Discussione viziata e resa nel complesso poco produttiva da alcuni dati di fatto banalmente trascurati e da alcuni errori interpretativi. (ilmessaggero.it)
Su altri giornali
L’elenco degli aspiranti leader del centro si arricchisce ogni giorno di nuove presenze. Beppe Sala, Emma Bonino, Carlo Calenda, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, Carlo Cottarelli, Franco Gabrielli. (La Repubblica)
Ma non dovevamo morire democristiani? Un tempo si diceva cosi. Nella prima repubblica, quando tutto era centrocentrico, si gravitava intorno alla Democrazia Cristiana. (Sky Tg24 )
Si è improvvisamente rimesso in moto in queste ore il cantiere del centro. Quello che guarda a sinistra, e potrebbe fornire una preziosa gamba aggiuntiva rispetto a un “campo (poco) largo” spostato a sinistra. (Il Nord Est)
Si pensa che quel 40% di elettori che da tempo non vota possa essere convinto da un centro credibile. Anche per questo, si cercano figure che possano tingere di rosso il centro e un po' di bianco la sinistra (Sky Tg24 )
C’è chi cerca un federatore di una galassia sfaccettata e conflittuale. La necessità di aggregare le forze moderate arriva da più parti. (Il Sole 24 ORE)
"Sala tutto può fare, meno che il federatore". Così al Quotidiano Nazionale il sindaco di Benevento Clemente Mastella. "Ruffini? Ho massimo rispetto per lui, ma sta sbagliando. In politica non si fanno calcoli: ci si schiera oppure no, anche per dare la possibilità agli altri di appoggiarlo o meno. (Ottopagine)