Bodycam e braccialetti anti-aggressione a medici e infermieri dei Pronto soccorso: parte in automatico anche la chiamata di emergenza

Bodycam e braccialetti anti-aggressione a medici e infermieri dei Pronto soccorso: parte in automatico anche la chiamata di emergenza

Bodycam e braccialetti anti-aggressione a medici e infermieri dei Pronto soccorso: parte in automatico anche la chiamata di emergenza. Nella Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari è stata presentata oggi a Venezia la sperimentazione che partirà negli ospedali di San Donà di Piave e di Portogruaro dell’Ulss 4 del Veneto orientale, i cui sanitari nei Pronto soccorso saranno dotati di smart-band e body-cam in grado di registrare audio e video e in caso di aggressione anche di fare direttamente le chiamate di emergenza. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altri giornali

Nella giornata nazionale contro le aggressioni agli operatori sanitari, la Regione del Veneto annuncia due misure sperimentali per prevenire episodi di violenza in ospedali e pronto soccorso. Da una... (Virgilio)

Purtroppo è già successo e sta succedendo sempre di più. E ci sarà quello per i medici e gli infermieri, perché diano l’allarme quando un paziente focoso alzerà, Dio non voglia, le mani. (ilgazzettino.it)

Vogliamo dare risposte concrete a un’escalation preoccupante: giù le mani dai nostri camici bianchi, chi usa violenza deve essere individuato e perseguito con forza”. Dotiamo il personale di nuovi strumenti tecnologici per chiedere aiuto in caso di aggressione: apparecchiature all’avanguardia, per la prima volta sperimentate su larga scala nella sanità pubblica. (OglioPoNews)

Aggressioni al personale sanitario, casi in aumento: “Fenomeno allarmante in provincia”

Anche l’Asst Papa Giovanni XXIII, seconda in Lombardia dopo l’Asst Pavia, sceglie di adottare i dispositivo, indossabile come un orologio, collegato con una centrale operativa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. (IL GIORNO)

“Dotiamo il personale di nuovi strumenti tecnologici per chiedere aiuto in caso di aggressione – conferma il governatore del Veneto Luca Zaia -: apparecchiature all’avanguardia, per la prima volta sperimentate su larga scala nella sanità pubblica. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)

Uno dei nostri primi atti è stato quello di riportare presidi di polizia negli ospedali, in collaborazione con il Viminale. «Che senso ha fare del male a chi cerca di alleviare le ferite, di guarire, di proteggere la dignità della vita? Le aggressioni al personale sanitario sono un fenomeno assurdo e disgustoso. (Frosinone News)