Sanremo potrebbe perdere il Festival: la Rai pensa a Torino e a un nuovo nome
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Da decenni, il Festival di Sanremo rappresenta un appuntamento immancabile per la musica italiana, un evento che ha saputo unire tradizione e innovazione, diventando un simbolo culturale riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Tuttavia, questa lunga storia potrebbe presto subire una svolta inaspettata. La Rai, dopo aver condotto l’edizione 2025 con Carlo Conti – che ha rilevato il testimone da Amadeus dopo cinque anni – si trova ora a dover affrontare una decisione cruciale: rispondere alla delibera del Comune di Sanremo, che ha indetto una gara pubblica per l’organizzazione delle prossime tre edizioni della kermesse.
La mossa dell’amministrazione locale, che ha aperto il bando a tutti gli operatori economici titolari di un canale generalista nazionale, non è stata accolta con favore da viale Mazzini. La Rai, che da anni gestisce l’evento, ha interpretato questa decisione come una sorta di “pugnalata”, tanto da iniziare a valutare l’ipotesi di un trasloco. Nonostante il Festival sia storicamente legato alla città dei fiori, l’emittente statale starebbe seriamente considerando l’idea di spostare la manifestazione in un’altra città, cambiandone perfino il nome.
Tra le opzioni sul tavolo, Torino sembra essere la favorita. Il capoluogo piemontese, già sede di importanti eventi culturali e musicali, potrebbe diventare la nuova casa del Festival della Canzone Italiana, che perderebbe così il suo legame con Sanremo. Una scelta che, se confermata, segnerebbe una vera e propria rivoluzione per un evento che ha sempre avuto nella città ligure il suo cuore pulsante.
Nonostante il possibile cambiamento di location e denominazione, la Rai sembra intenzionata a preservare lo spirito e il prestigio della manifestazione. L’emittente, infatti, non ha alcuna intenzione di rinunciare al Festival, considerato un pilastro della programmazione televisiva italiana. Anche per quanto riguarda l’Eurovision Song Contest, che vede Sanremo come trampolino di lancio per la selezione del rappresentante italiano, non sono previsti cambiamenti: il legame tra le due manifestazioni rimarrebbe invariato.
Le ragioni alla base della decisione del Comune di Sanremo non sono ancora del tutto chiare, ma è evidente che la gara pubblica abbia messo in moto una serie di riflessioni all’interno della Rai. L’emittente, che da anni investe risorse e competenze per mantenere alto il livello dell’evento, potrebbe vedere nella scelta di trasferire il Festival un’opportunità per rinnovarlo, pur conservandone l’essenza.
Intanto, nei corridoi di viale Mazzini si discute anche di altre ipotesi, tra cui quella di Palermo, che potrebbe rappresentare una scelta simbolica per portare la kermesse al Sud. Tuttavia, Torino resta al momento l’opzione più concreta, anche per la sua capacità di ospitare eventi di grande portata e per la presenza di infrastrutture adeguate.
Quello che è certo è che, se il Festival dovesse davvero lasciare Sanremo, si tratterebbe di un addio storico, destinato a lasciare un vuoto nella città ligure. Ma, d’altra parte, potrebbe aprirsi una nuova pagina per la musica italiana, con un evento rinnovato che, pur cambiando nome e luogo, continuerebbe a rappresentare un punto di riferimento per artisti e pubblico.