Ornella Muti e Michele Placido al 42TFF: "A Torino hanno tolto tutto, questo Festival è una rinascita"
"Sappiamo tutti che il cinema è nato qua a Torino, insieme alla televisione, gli hanno tolto tutto. Io credo che quest'anno possa finalmente tornare com'era". Michele Placido senza... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
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“Michele, non mi hai mai chiamato in un tuo film: vediamo che puoi fare”. Per Ornella Muti i cinquant’anni da Romanzo Popolare non sembrano essere mai passati. Michele Placido, che con lei e Ugo Tognazzi componeva il terzetto diretto da Mario Monicelli nel film del 1974, la osserva sornione e un po’ di sbieco, ancora irruento e ruvido, sangue caldo mediterraneo. (Il Fatto Quotidiano)
La protagonista principale della serata alla fine è stata la Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro alla quale sarà devoluto l’incasso. (Città di Torino)
E rievoca la sua carriera, dal provino con Visconti alla stroncatura di Nanni Loy, il rimpianto di non aver girato con Fassbinder, la Piovra festeggiata in tutto il mondo, compresa la folla della Piazza Rossa, la crisi, il debutto da regista. (la Repubblica)
Inizia Placido facendo riferimento al 42/o Torino Film Festival che ha portato tante star in una manifestazione tradizionalmente declinata alla cinefilia: «Quest'anno, meno male, è ritornato il glamour. (La Stampa)
Mentre sta trascorrendo il fine settimana nella sua casa sul mare a Isla Negra sulla costa cilena, un ricco imprenditore riceve l’inattesa visita di una donna con il marito e il padre malato. E’ la trama di “Isla Negra”, terza esperienza alla regia di Jorge Riquelme Serrano che “esplora - sottolinea l’autore - la crisi abitativa e l’impatto del mercato immobiliare sulle comunità più vulnerabili del mio Cile”. (La Stampa)
Durante la conferenza stampa con Ornella Muti per celebrare i 50 anni di Romanzo Popolare il 78enne attore e regista pugliese ha esternato un sentimento profondo proprio come il celebre ragioniere di fronte alla Corazzata Potemkin. (Il Fatto Quotidiano)