Le bandiere di Hezbollah al corteo pro Palestina a Roma

Le bandiere di Hezbollah al corteo pro Palestina a Roma
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Corriere TV INTERNO

Tra le tante bandiere palestinesi al corteo di Roma spunta anche la bandiera di Hezbollah accanto a quella libanese: il vessillo giallo di Hezbollah, spuntato nello spezzone dei militanti libanesi, e ha raffigurato una mano che stringe un fucile d'assalto stilizzato. (Corriere TV)

Su altre fonti

E a capitanare l'adunata Chef Rubio in prima linea (anche dai social). Ma la (Secolo d'Italia)

– “Il 7 ottobre è iniziata la rivoluzione”. Così gridano dal megafono alla manifestazione per la Palestina in svolgimento a Roma.“L’Italia fermi la vendita e l’invio di armi a Israele. (Agenzia askanews)

ROMA – Al momento i manifestanti che si stanno radunando a Roma per ricordare l’anniversario del 7 ottobre (giorno in cui, con l’attacco di Hamas ad Israele, ha preso il via la terribile guerra che non accenna a finire e ha causato la morte di più di 38 mila palestinesi) e chiedere la fine della guerra in Medio Oriente sono in piazza Ostiense e stanno facendo una sorta di presidio statico in solidarietà al popolo palestinese. (Dire)

Bernard-Henri Lévy la spara grossa: "Israele sta liberando il Libano", una tesi surreale, capolavoro dell'ideologia

Da qui lo scontro si è fatto violento con manganellate, lanci di bottiglie e bombe carte. Dopo la chiusura ufficiale del presidio da parte degli organizzatori, avvenuta in seguito a un corteo pacifico che ha fatto il giro della piazza, e dopo l’invito a defluire, una parte dei manifestanti si è staccata e ha cominciato a dirigersi verso uno dei blocchi nelle vie limitrofe in piazzale Ostiense. (Il Fatto Quotidiano)

Dai miliziani di Hamas nel kibbutz di Kisufim. "Fu la moglie Limor, verso mezzanotte, a comunicarmi via telefono la notizia della sua morte. Lei era riuscita a scappare dal kibbutz..." racconta Godo in un'intervista all'Adnkronos. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Eravamo convinti, fino a pochi giorni fa, che Israele stesse compiendo un vero e proprio massacro di civili prima a Gaza e poi anche in Libano. E poi è arrivato dall'alto il filosofo gallico Bernard-Henri Lévy a spiegarci che in realtà dovremmo essere tutti grati a Israele, poiché sta liberando il Libano. (Il Giornale d'Italia)