Le prime pagine dei quotidiani di oggi 29 ottobre: la rassegna stampa
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La vittoria di Bucci contro Orlando alle elezioni regionali in Liguria, con il 48,8% dei voti. L'inchiesta hacker e dossieraggio, con il sequestro dell'archivio. Le elezioni in Georgia e le proteste contro presunte violazioni elettorali. L'annuncio di Volkswagen sulla chiusura di tre fabbriche. Questi i principali temi presenti sulle prima pagine dei quotidiani, oggi in edicola (Sky Tg24 )
Su altri giornali
Le ultime elezioni regionali in Liguria, che si sono concluse con la vittoria di Marco Bucci, hanno assicurato alla maggioranza 17 seggi in Consiglio regionale (oltre a quello del governatore) e 13 sono andati all'opposizione. (Fanpage.it)
Nella vittoria in volata di Marco Bucci Fratelli d’Italia è il primo partito, ma a fare la differenza sono state soprattutto le due liste civiche che fanno riferimento all’ex governatore Giovanni Toti e al neo governatore Bucci. (Liberoquotidiano.it)
(Immagini di: Luca Zennaro) (Tiscali Notizie)
Così come il quotidiano diretto da pochi giorni da Mario Orfeo sottolineava come i dem fossero il primo partito in regione (quasi scontato, dal momento che esprimevano peraltro il candidato governatore del centrosinistra, Andrea Orlando (il grande sconfitto), mentre il vincitore Marco Bucci era espressione di una sua lista civica), anche Parenzo parte da questo punto. (Liberoquotidiano.it)
"Un bel risultato perchè si son vinte le elezioni. Faccio gli auguri al neopresidente Bucci e un grande in bocca al lupo per il lavoro che dovrà fare. (Tiscali Notizie)
Fabio Rampelli vicepresidente della Camera dei deputati di Fratelli d'Italia fa il punto sulla vittoria del centrodestra in Liguria e sulla sconfitta (rovinosa) della sinistra: "Stavolta c’era in campo tutto ciò che avrebbe dovuto farla vincere a mani basse: l’arresto del governatore di centrodestra fino a costringerlo alle dimissioni affinché non potesse neanche pensare di ricandidarsi, una Regione storicamente rossa scesa in piazza con piglio manettaro, la candidatura dell’ex ministro della Giustizia, Orlando, molto gradito ad ambienti ’pesanti' a iniziare dalla magistratura, il gossip che ha costretto alle dimissioni il Ministro Sangiuliano e l’impietosa strumentalizzazione dei media di provata fede, il successivo accanimento su Giuli e il tentativo di usare la vicenda del suo capogabinetto Spano, perfino la mossa della disperazione: l’aiutino di Sigfrido Ranucci che ha violato senza diritto di replica il silenzio elettorale e mandato in onda una puntata di ’Report’ super pubblicizzata e con record di ascolti contro il governo e contro il centrodestra ligure. (Liberoquotidiano.it)