Israele, il razzo di Hezbollah cade sul centro di Kiryat Bialik: l'esplosione ripresa dalla telecamera di un'auto

Israele, il razzo di Hezbollah cade sul centro di Kiryat Bialik: l'esplosione ripresa dalla telecamera di un'auto
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la Repubblica ESTERI

Il momento, catturato dalla telecamera di un'auto, in cui questa mattina all'alba un razzo lanciato da Hezbollah è esploso nella cittadina di Kiryat Bialik, nel nord di Israele. Nell'esplosione sono rimaste ferite tre persone: due anziani e un adolescente. L’esercito ha ordinato ai residenti dell’area di rimanere all’interno di stanze sicure o rifugi antiaerei per ridurre il rischio per i civili durante la peggiore escalation nello scontro a fuoco tra Israele e il gruppo armato libanese dal 7 ottobre 2023. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Pioggia di missili nel nord del Paese: almeno 4 feriti (LAPRESSE)

Una nuova domenica di sangue lungo il confine tra Israele e Libano: le Idf hanno dichiarato che oltre 100 razzi sono stati lanciati nel Paese dal Libano, alcuni dei quali hanno lambito Haifa. (il Giornale)

Secondo l'esercito di Tel Aviv, l’Idf, più di 290 razzi sono stati lanciati dal Libano poco prima delle 5 locali di stamane, molti sono stati intercettati e i servizi antincendio stanno lavorando per spegnere gli incendi provocati dai proiettili caduti. (Vatican News - Italiano)

Il momento in cui un razzo di Hezbollah colpisce un villaggio in Israele

Nella grande piazza chiamata Shura, che significa «consiglio», si svolgono oggi a Danieh, alla periferia sud di Beirut, la roccaforte di Hezbollah, i funerali solenni del comandante dell'unità di forze speciali Radwan Ibrahim Aquil, ucciso nel raid israeliano di venerdì scorso durante una riunione con altri 16 miliziani. (Corriere del Ticino)

Le riprese della telecamera di un'auto mostrano un razzo esplodere nel villaggio di Kiryat Bialik. Hezbollah ha lanciato oltre 100 razzi in un'area più ampia e profonda del nord di Israele, con alcuni atterrati vicino alla città di Haifa, mentre le parti sembravano precipitare verso una guerra totale dopo mesi di crescenti tensioni. (Corriere TV)