Tumori, Mattarella: “Passi avanti straodinari grazie alla ricerca”
“Oggi un gran numero di persone, oltre 3 milioni e mezzo, vive dopo una diagnosi di tumore: molte di loro possono considerarsi guarite, e tante combattono contro la malattia con buone prospettive di successo”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di celebrazione de “I giorni della ricerca” al Quirinale. “Le condizioni di numerosi malati sono migliorate – ha aggiunto Mattarella -, consentendo relazioni positive e partecipazione alla vita familiare e della società. (Nurse Times)
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E' stato un importante risultato avergli restituito la sua dimensione di malattia che può essere combattuta, grazie alla medicina, e dunque grazie alla ricerca che la sospinge. La ricerca ha permesso di compiere passi in avanti straordinari" così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo all'apertura dei Giorni della Ricerca al Quirinale (Corriere TV)
E' nostra responsabilità far... 'Per consentire che l'efficacia dei risultati della ricerca non incontri ostacoli è necessario rimuovere e superare condizioni di divario territoriale. (Virgilio)
Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di celebrazione dei "Giorni della ricerca". È nostra responsabilità far sì che questi divari non si propongano nella lotta ai tumori. (la Repubblica)
Occorre far crescere, nelle istituzioni e nella società, la consapevolezza che le risorse investite in ricerca tornino moltiplicate" così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo all'apertura dei Giorni della Ricerca al Quirinale (il Giornale)
Al Quirinale, dopo la cerimonia per “I Giorni della ricerca”, tutti vogliono il selfie con Gianluigi Buffon. “Sono juventino e mia figlia di nove anni stravede per lei”, lo avvicina il ministro alla Sanità Orazio Schillaci. (la Repubblica)
ROMA (ITALPRESS) - "Ai nostri ricercatori, che sono avanguardia anche nel combattere il cancro, dobbiamo i progressi che stanno dando vita e speranza. Ci sono terapie più efficaci, con possibilità di cure mirate e quindi meno aggressive. (Il Sole 24 ORE)