Il principe William: troppe persone uccise a Gaza
Roma, 20 feb. – Il principe William, erede al trono di Gran Bretagna, ha chiesto oggi la fine dei combattimenti a Gaza, dove ha affermato che troppi civili sono stati uccisi nel conflitto.“Rimango profondamente preoccupato per il terribile costo umano del conflitto in Medio Oriente dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre. Troppe persone sono state uccise”, ha detto William. “Io, come tanti altri, voglio vedere la fine dei combattimenti il più presto possibile. (Agenzia askanews)
Ne parlano anche altri media
Il conflitto a Gaza lo preoccupa e vuole fare qualcosa di concreto. A cominciare da un comunicato emesso ieri con l’approvazione del ministero degli Esteri e del governo di Westminster. (Io Donna)
Il principe William ha infranto la tradizionale neutralità politica della royal family, chiedendo la fine delle ostilità nella Striscia di Gaza e condannando l’antisemitismo. (ilGiornale.it)
Mentre il Regno Unito si è astenuto dalla votazione, c'è chi, ad alti livelli, ha scelto di esporsi sul disastro umanitario pur violando il protocollo: il principe William. Per quanto possa sembrare assurdo, ancora l'ONU non riesce a raggiungere un accordo per chiedere che si smetta di bombardare la Striscia di Gaza nonostante l'incredibile numero di morti, specie tra donne e bambini. (Elle)
Il principe William è l’ultimo reale in ordine di tempo ad aver affrontato senza remore questioni politiche: prima di lui lo avevano già fatto Elisabetta II, Carlo III, Rania di Giordania, Harry e Meghan (ilGiornale.it)
L’erede al trono britannico rompe il silenzio e si dice «profondamente inquieto per il terribile costo umano del conflitto in Medio Oriente» e aggiunge, in un intervento insolito per il protocollo reale, di esser favorevole a «un cessate il fuoco al più presto possibile» nella Striscia di Gaza (Open)
La Confederazione storicamente ha cercato di fare da mediatrice tra le parti in conflitto. Keystone Isabelle Bannerman "Ha studiato inglese e scienze dei media all'Università di Basilea. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)