Ius scholae, mezzo milione di “nuovi” italiani in 5 anni
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Quasi un milione, precisamente 894.624 mila. Numeri sì, ma soprattutto persone e, nello specifico, il dato numerico indica quanti sono gli studenti con cittadinanza non italiana nelle classi delle scuole del nostro Paese. Nostro e loro, perché - come canta Ghali - “tvb cara Italia” lo pensano anche loro. Ad oggi etichettati come stranieri, ogni mattina si alzano prendendo il loro zaino sulle spalle, escono e raggiungono i portoni delle scuole insieme ai nostri figli e alle nostre figlie, loro sì italiani per legge. (Collettiva.it)
Su altri media
“Perché è evidente il tentativo di strumentalizzare un tema così delicato per cercare di dividere la maggioranza”. Il partito di Carlo Calenda sostiene che ricalca la vostra proposta, rilanciata, ma non formalizzata, nei giorni scorsi da Antonio … (la Repubblica)
L’Italia è infatti il primo Paese europeo per concessioni di cittadinanze. Tra le file della Lega ormai lo ripetono tutti, dal leader Matteo Salvini al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. (La Stampa)
“Azione proporrà in Parlamento lo ius scholae negli esatti termini richiesti da Forza Italia. “Tajani ha passato l’estate a spiegare che lo Ius scholae era una priorità per Forza Italia. Alla ripresa dei lavori parlamentari diventa un accessorio“, osserva Calenda. (Orizzonte Scuola)
La questione dello ius scholae, il riconoscimento della cittadinanza italiana ai giovani stranieri che hanno compiuto un ciclo scolastico nel nostro Paese, si trova al centro di un dibattito che va ben oltre le dinamiche parlamentari. (Ottopagine)
Nell'anno scolastico 2021/2022, si sono registrati quasi 888.880 studenti stranieri, un dato che evidenzia un cambiamento demografico e sociale iniziato negli anni Ottanta, culminato nel primo decennio del Duemila (+357%) e ormai consolidato nel paese (+23,4%). (WIRED Italia)
Lucia Azzolina, ex ministra dell’Istruzione, ha scritto un articolo per l’Huffington Post in cui riflette sulla necessità di affrontare con coraggio il tema della concessione della cittadinanza ai giovani che crescono e studiano in Italia. (Tecnica della Scuola)