Mulè "Tregua a Gaza instabile, Israele non raccolga provocazioni"
“La tregua di Gaza è assai instabile: oggi celebriamo non l’avvio di una tregua reale, ma il ritorno a scenario di guerra e questo non doveva succedere. Facciamo un appello alla grande responsabilità che in questo momento ha Israele nel non raccogliere altre provocazioni e superare questo momento per avviare definitivamente un percorso di pace“. Così il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè a margine del quinto forum internazionale ‘Pace, prosperità e sicurezza’, tenutosi al teatro Politeama Garibaldi a Palermo (Tiscali Notizie)
Su altri giornali
Una serie di esplosioni ha scosso la Striscia di Gaza, segnando la ripresa dei bombardamenti da parte dell'esercito israeliano contro obiettivi di Hamas. Secondo testimoni locali, si tratta degli attacchi più intensi dall'inizio del cessate il fuoco del 19 gennaio. (la Repubblica)
Nei nuovi raid, i morti sono oltre 14: con questi attacchi, Israele ha di fatto certificato la rottura della tregua. A Gaza nella notte sono andati in scena nuovi raid Idf, in particolare su Khan Younis e Rafah. (Il Giornale d'Italia)
Una tregua fragile durata poco più di due mesi e finita con raid multipli nel nord di Gaza, Gaza City, Deir al-Balah, Khan Younis e Rafah. Tornano a piovere le bombe su Gaza interrompendo la relativa calma del Ramadan e causando - la fonte sono le autorità sanitarie di Gaza controllate da Hamas - più di 200 morti. (Corriere della Sera)
– La tregua a Gaza è finita davvero? “Apparentemente si è rotta – risponde Sergio Della Pergola, professore emerito di demografia della Hebrew University di Gerusalemme –. Penso che Hamas ucciderà tutti gli ostaggi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)