Holy Shoes, tutto quello che c'è da sapere sul film di Luigi Di Capua da oggi al cinema

Le parole del regista Luigi Di Capua "Holy Shoes vuole raccontare uno degli aspetti più intriganti e potenti della società contemporanea: la tirannia del desiderio. Il desiderio di essere ciò che non siamo, il desiderio di possedere ciò che non abbiamo. Siamo tutte anime desideranti, e nella società dei consumi il desiderio è il motore che muove tutte le cose. Perché attraverso ciò che desideriamo si forma la nostra identità. (Sky Tg24 )

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Più di dieci anni dopo, Luigi Di Capua – un terzo di quel collettivo che ha contribuito a definire l’umorismo dei millennials – lo pensa ancora: “Dicono tutto di te, di come vuoi apparire, cosa vuoi raccontare”. (cinematografo.it)

Romano, 38 anni, Di Capua ha sceneggiato e diretto quattro storie intrecciate che hanno un comun denominatore: l’ossessione per le scarpe di lusso che lega, e spesso mette in pericolo, le vite dei vari personaggi alimentando un business milionario molto spesso tenuto in piedi dal traffico illegale. (ilmessaggero.it)

"Follow the money" ("segui i soldi"), recitava la frase iconica di Tutti gli uomini del presidente, ma forse in questo caso sarebbe meglio dire "follow the shoes" ("segui le scarpe"). (Movieplayer)

Intervista ad Isabella Briganti, attrice del film 'Holy Shoes'

Holy Shoes, l’opera prima di Luigi Di Capua presentata all’ultimo Festival del Cinema di Torino, arriva oggi 4 luglio al cinema con Academy Two. (Ciak Magazine)

“Holy shoes” esplora il rapporto fra l’uomo e gli oggetti, individuando nella scarpa il simbolo cardine del potere disfunzionale che gli oggetti esercitano su di noi. Domenica 7 luglio alle ore 21:30 la proiezione di “Holy shoes” di Luigi Di Capua, distribuito da Academy Two, inaugura le proiezioni di Circuito a Quinto, il nuovo cinema all’aperto gestito da Alesbet, presso i giardini Lercaro, in via Quinto. (Genova24.it)

Nel cast, fra gli altri, troviamo Carla Signoris, Simone Liberati, Isabella Briganti, Denise Capezza, Ludovica Nasti e Orso Maria Guerrini. Il film è prodotto da Agostino Saccà per Pepito Produzioni con Rai Cinema e il contributo del Ministero della Cultura. (Taxidrivers.it)