Crisi Stellantis, gli industriali chiedono incentivi Schietroma (Psi): “Si pensi anche al turismo”

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Frosinone News ECONOMIA

I sindacati temono che nel 2025 l’automotive perda complessivamente 25mila posti di lavoro sui circa 73mila ancora presenti nel Paese. Di sicuro il preoccupante arretramento è guidato da Stellantis: i francesi hanno ridotto drasticamente occupazione e produzioni anche nello stabilimento di Piedimonte San Germano. Mentre la ripresa produttiva, giunta a 7 settimane di stop, ci sarà – facendo i debiti scongiuri acché avvenga veramente – il 16 settembre e gli esodi incentivati hanno ridotto a meno di 2500 i dipendenti diretti, l’azienda ha nelle scorse settimane messo all’asta immobiliare perfino la palazzina uffici e vari capannoni dismessi con attrezzature portate in altri stabilimenti del Gruppo. (Frosinone News)

Ne parlano anche altri media

I celebri motori FireFly di Stellantis potrebbero presto essere messi fuori produzione. Secondo indiscrezioni ritenute “insistenti e credibili” riportate da primonumero.it, se i piani saranno confermati, lo stabilimento di Termoli cesserà la produzione di questi motori, diretti discendenti dei motori FIRE, a partire dal primo ottobre. (ClubAlfa.it)

Era nell’aria già da giorni e ora è certezza: il Plant cassinate non riaprirà i suoi cancelli neppure il 9 settembre. Tutto rinviato in avanti. Il motivo? Mancano gli ordini e, dunque, le ferie forzate dei lavoratori si allungano ulteriormente. (ciociariaoggi.it)

I motori, considerati gli eredi dello storico motore FIRE, hanno rappresentato finora una garanzia occupazionale per la fabbrica molisana, ma la loro dismissione apre scenari di incertezza e preoccupazione perché, sull’altro piatto della bilancia, al momento non c’è nulla di concreto. (Primonumero)

“Siamo molto preoccupati per questo nuovo stop, causato dalla mancanza di ordini per i modelli prodotti a Cassino tra cui Alfa Romeo Giulia e Stelvio,” ha dichiarato Donato Gatti, segretario provinciale della Fiom Cgil di Frosinone. (ClubAlfa.it)

Questo il quadro drammatico che emerge dalla fabbrica di viale Umberto Agnelli dopo la comunicazione dei giorni scorsi che ha prorogato al 16 settembre il rientro in fabbrica. (ilmessaggero.it)

«Se si continua così, di cassa integrazione si muore»: il coordinatore della Uilm Abruzzo Nicola Manzi interviene sulla crisi che sta interessando lo stabilimento Stellantis Atessa e, di conseguenza, tutto l’indotto e le fabbriche direttamente collegate a Stellantis, a seguito dell'ennesimo annuncio di cassa integrazione (fino al 29 settembre) e l’annuncio shock della ricerca di trasfertisti volontari per lo stabilimento Mirafiori a Torino. (Il Centro)