Turista ucciso da uno squalo a Marsa Alam, la moglie: “Nessun imprudenza. Le segnalazioni erano sbagliate, soccorsi inadeguati”

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

“Gianluca non è stato imprudente, non ha varcato alcuna soglia inibita, non ha sfidato il suo destino”. Parola della moglie di Gianluca Di Gioia attaccato e ucciso da uno squalo tigre a Marsa Alam, nei pressi del resort egiziano dove alloggiavano. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, la moglie del turista ha ricostruito quei momenti facendo luce su dettagli legati soprattutto alla lentezza con cui i soccorsi sono intervenuti sul luogo dell’attacco. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

A tornare sulla tragedia è la moglie, Laurence, che si trovava insieme a lui in acqua. «Mio marito non è stato imprudente - ha raccontato al Corriere della Sera - non ha varcato la soglia proibita, non ha sfidato il destino. (ilmessaggero.it)

In un'intervista al Corriere, Laurence ricostruisce gli attimi della tragedia e gli istanti immediatamente successivi, dalla lentezza dei soccorsi al coraggioso intervento di Peppino Fappani. Per questo la moglie di Gianluca Di Gioia, il 48enne romano rimasto vittima dell'attacco di uno squalo in Egitto lo scorso 29 dicembre, si è decisa a parlare. (Today.it)

Ha cercato di tornare a riva, ma i tentativi di rianimarlo sono stati inutili. Le autorità egiziane avevano subito dichiarato che l’aggressione era avvenuta in acque profond… (La Stampa)

“Mio marito non è stato imprudente, non ha varcato alcuna soglia inibita, non ha sfidato il suo destino”. Ha deciso di parlare al Corriere della sera per risarcire la sua immagine e ricostruire la verità: suo marito era prudente, rispettoso delle regole e della natur… (L'HuffPost)

In quell'occasione rimase ferito anche un altro cittadino italiano, Peppino Frappani, 69enne originario di Genivolta (Cremona), ma Gianluca ebbe la peggio. A parlare è Laurence, moglie di Gianluca Di Gioia, il 48enne di origine romana morto lo scorso dicembre dopo essere stato attaccato da uno squalo durante una vacanza a Marsa Alam, in Egitto. (Fanpage.it)

Ora accetta di tornare sulla tragedia «per risarcire la memoria di Gianluca e raccontare chi era veramente». Cosa l’ha ferita nella ricostruzione della tragedia?«Per mesi ho ascoltato, letto e rivissuto il dramma, senza mai replicare. (Corriere della Sera)