“Garage trasformati in stanze, camere senza finestre: la mia odissea per trovare casa a Bologna”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
BOLOGNA – Pablo Pipestem, 23 anni, dopo il diploma, nel 2020 si è trasferito da Rimini a Bologna per iscriversi a Scienze politiche nell’università più antica del mondo, per lui anche la più vicina a casa. Trovando, senza troppe difficoltà, una stanza singola in un appartamento poco fuori dal centro in condivisione con altri ragazzi a 290 euro. La scorsa estate però il contratto di quell’alloggio… (La Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
I dati rilevati dal Censis sul numero di immatricolazioni rilevano un aumento di iscrizioni nelle università del Sud e delle Isole, mentre sempre meno studenti scelgono la vita da fuorisede nelle grandi città. (Skuola.net)
“Mi sono ritrovato a cercare casa dopo due anni da quando qui e mentre prima le camere a 400 euro esistevano ora ho trovato anche annunci di agenzie a partire da 800 euro per una singola, escluse utenze, in zona universitaria. (Il Fatto Quotidiano)
Inevitabilmente la spietata legge del mercato fa impennare i prezzi con le famiglie costrette a sacrifici enormi, a volte nemmeno sufficienti, per consentire ai figli di studiare nella città che sognano. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)
«Nonostante tutto non voglio perdere la speranza di riuscire a trovare una soluzione adatta e, soprattutto, in tempo con l’inizio delle lezioni». (Corriere della Sera)
A pochi giorno dall’inizio delle attività arriva il problema più temuto dagli studenti, quello degli affitti universitari. Come si è evoluta la situazione per questo nuovo anno accademico? (PianetaDesign)
Basti pensare che, anche chi rimane “in sede” deve mettere in preventivo un esborso complessivo fino a 9 mila euro per ogni anno di corso. E che per un fuori sede schizza a una media di 17 mila euro, con punte di 19 mila al Nord. (ilmessaggero.it)