Classifica dei migliori Paesi sul clima, l'Italia è in forte ritardo

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LAPRESSE ESTERI

Si piazza al 43esimo posto. Nelle prime posizioni svettano Danimarca, Olanda, Regno Unito, tra le peggiori l'Arabia Saudita “L’Italia è in forte ritardo sulle performance climatiche“. Il nostro Paese occupa infatti la parte bassa, il 43esimo posto per la precisione, della classifica stilata dal rapporto annuale di Germanwatch, Can e NewClimate institute – realizzato in collaborazione con Legambiente per l’Italia – dedicato alla performance climatica dei principali Paesi del Pianeta, e presentato a Baku, in Azerbaigian, alla Cop29. (LAPRESSE)

La notizia riportata su altre testate

L’Italia, rispetto agli altri Paesi del Pianeta e dell’Ue, continua ad essere in forte ritardo sulle performance climatiche. (Eco dalle Città)

In coda l’Iran. Italia al quarantatreesimo posto (su 67): “Piani poco ambiziosi e troppi sussidi alle fonti fossili” (Sky Tg24 )

L’Italia si colloca al 43° posto a livello mondiale nella classifica annuale sulla performance ambientale, stilata da Germanwatch, Climate Action Network (Can) e NewClimate Institute, con la collaborazione di Legambiente (MeteoWeb)

Clima, Italia indietro ma nessun paese ha raggiunto i risultati necessari

A Cop29, l’incontro negoziale delle Nazioni unite sul contrasto alla crisi climatica in corso a Baku, l’Italia sta giocando la strategia dell’opossum: fingersi morta. Certo, il terzo giorno è venuta Giorgia Meloni a fare il suo intervento, e sia il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin sia l’inviato speciale per il clima Francesco Corvaro sono presenti. (il manifesto)

Il notiziario dedicato ad ambiente, economia circolare e sviluppo sostenibile La classifica dei migliori Paesi sul clima che però vede l'Italia in forte ritardo, il forte incremento dello sharing in Italia con un aumento delle bici e una riduzione dei monopattini, e l'allarme dell'Unione mondiale per la conservazione della natura sul rischio di estinzione per oltre il 40% dei coralli. (Il Sole 24 ORE)

A Baku è in pieno svolgimento la seconda, difficile, settimana di COP29, caratterizzata da una congiuntura geopolitica incerta, che si somma alla classica complessità dei negoziati ONU. Se la Conferenza fallisse, si rischierebbe un’ulteriore perdita di fiducia nel processo dell’Accordo di Parigi, già parecchio travagliato. (Materia Rinnovabile)