Caso Boccia-Sangiuliano, cos’è successo dall’inizio: dal post sulla nomina alle dimissioni

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Ponte sullo Stretto

Il caso di Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano è nato il 26 agosto, con un post su Instagram. Da allora, smentite e chiarimenti a metà hanno alimentato polemiche e gossip. Boccia ha avuto una relazione sentimentale con il ministro, ma le versioni dei due non combaciano su temi pesanti come il G7 e l'uso dei soldi pubblici. Dopo le accuse di 'ricatto' da parte di Boccia sono arrivate le dimissioni di Sangiuliano e la nomina di Alessandro Giuli come nuovo ministro della Cultura. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altre testate

Alessandro Giuli lui stesso in una lettera inviata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. «Ti ringrazio per avermi difeso con decisione, per aver già respinto una prima richiesta di dimissioni e per l’affetto che ancora una volta mi hai testimoniato. (Pagella Politica)

Qual è stata la sua reazione di scrittore di fronte a quella scena di lacrime e contrizione pubblica fatta da Gennaro Sangiuliano al Tg1?«Come tutti gli italiani, sono attratto dagli scandali. Questa è la patria di Boccaccio. (La Stampa)

«Ora farò, insieme ai legali che mi aiuteranno, l’avvocato di me stesso. Gennaro Sangiuliano è sul piede di guerra. (Open)

L’urlo di Sangiuliano: «Ora farò l’avvocato di me stesso, sono laureato in giurisprudenza»

Alessandro Giuli taglia il traguardo con due anni di ritardo. Sì, perché di lui si era parlato come possibile ministro della Cultura già alle origini del governo Meloni. Poi gli fu preferito Sangiuliano appunto, ma lui non ne fece un cruccio particolare: un po’ perché è sempre stato ritenuto un “meloniano doc”, pur nell’autonomia del ruolo da intellettuale d’area, un po’ perché fu subito compensato in qualche modo con la presidenza della Fondazione Maxxi, il museo di arti moderne di Roma, conferitagli proprio da Sangiuliano a novembre 2022. (Avvenire)

– All’indomani delle dimissioni del ministro Sangiuliano e della nomina lampo del successore Giuli alla guida del dicastero della cultura nelle stesse ore in cui Maria Rosaria Boccia raccontava la sua verità ai microfoni di La7, la premier Giorgia Meloni dice la sua sull’influencer che per giorni ha fatto tremare il Palazzo: "La mia idea su come una donna debba guadagnarsi il suo spazio nella società è diametralmente opposta a quella di questa persona. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Dopo le dimissioni a dieci giorni dall’inizio del caso che lo ha visto protagonista, ora l’ex ministro Gennaro Sangiuliano passa al contrattacco. Pubblicando sui social i ringraziamenti per la nomina a consulente grandi eventi, provocando la secca smentita del MiC, Maria Rosaria Boccia ha alzato un polverone sull’ex direttore del Tg2. (Open)