Mondiali in vasca corta nuoto, quarta medaglia per Razzetti: è bronzo nei 400 misti
Budapest – Il bronzo tutto cuore di Alberto Razzetti nei 400 misti, il 4° posto di un ottimo Michele Busa nei 100 farfalla, il 5° di un sorprendente Luca De Tullio negli 800, 5 pass per le finali e un record italiano. E' questo il bilancio dell'Italnuoto, salita a quota 7 nel medagliere (1-4-2) nella penultima giornata dei Mondiali in vasca corta di Budapest. I tanti giovani che stanno sorprendendo e la voglia di non mollare dei più esperti confermano la bontà di un movimento sempre vincente che guarda già all'Olimpiade di Los Angeles 2028. (la Repubblica)
Ne parlano anche altri giornali
L’Italia conquista la settima medaglia ai Mondiali di vasca corta a Budapest. Era la più complicata da prendere appunto perché arrivava dopo una settimana di fatiche, non solo fisiche ma anche mentali: e Razzo ci è riuscito. (La Gazzetta dello Sport)
(Adnkronos) – Arriva il primo oro per l’Italia ai Mondiali in vasca corta di Budapest, giunti alla quarta giornata. (CremonaOggi)
Oro (la 4x50 mista stile libero), argento (la Quadarella) e bronzo (la 4x200 maschile, con record italiano): sembrano doni da Re Magi, è il bottino di giornata azzurra ai mondiali di nuoto in vasca corta a Budapest (ilmessaggero.it)
Leonardo Deplano, Alessandro Miressi, Silvia Di Pietro e Sara Curtis hanno vinto la medaglia più preziosa, Quadarella ha conquistato l'argento nei 1500 sl mentre Filippo Megli, Manuel Frigo, Carlos D'Ambrosio e Alberto Razzetti hanno ottenuto il bronzo nella 4x200 sl. (Diretta)
Il venticinquenne che vive e si allena a Livorno con Stefano Franceschi, è per ora quinto nelle eliminatorie regolate dal ventinovenne britannico Max Litchfield, in 4'00"37. Ho visto che Seto è fuori e mi spiace ma sapevo che stava male. (Sport Mediaset)
Già argento nei 200 misti nella giornata di apertura, ha bissato la piazza d’onore nei 200 farfalla, questa volta alle spalle del canadese bronzo olimpico Ilya Kharun. Due medaglie e due nuovi record italiani: prestazioni dal sapore diverso ma entrambe prove evidenti dello stato di forma del classe '99. (Corriere della Sera)