Borsa: Asia positiva con il tech, l'Europa verso il rialzo
Borse di Asia e Pacifico in rialzo con il calo dei rendimenti de Treasury Usa che hanno dato uno slancio positivo ai mercati. Tokyo sale dello 0,51% trainata dai segnali di ripresa che arrivano dalla tecnologia, con il listino Usa del Nasdaq, in attesa dei risultati del colosso dei semiconduttori Nvidia. Tra le Piazze cinesi sale più di tutte Shenzhen (+2,19%) mentre resta la lente sulle future mosse da parte di Donald Trump, neo eletto alla presidenza degli Stati Uniti (Tuttosport)
Ne parlano anche altre fonti
Borse di Asia e Pacifico in tenuta, dopo un avvio difficile per le Piazze cinesi in scia al maxi programma di aiuto ai governi locali carichi di debiti e ai timori crescenti di deflazione. Poco mossa Tokyo (+0,08%) in attesa del ballottaggio alla Camera Bassa del Parlamento, che designerà il nome del nuovo capo dell'esecutivo. (Tuttosport)
I mercati cercano di trovare un assetto dopo gli eccessi del dopo elezioni Usa: i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi rientrano, il dollaro scende dai massimi di parecchi mesi, le azioni tecnologiche sono tornate a salire dopo le forti perdite della scorsa settimana. (FIRSTonline)
Parallelamente, la borsa di Shenzhen ha visto il suo indice balzare del 2,19%, attestandosi a 2.009,86 punti, grazie alla spinta del settore high-tech, in attesa dei risultati del colosso Nvidia. Le borse cinesi hanno concluso la giornata in positivo, alla vigilia dell’importante decisione sui tassi di interesse da parte della banca centrale cinese. (Borse.it)
Le Borse europee aprono la giornata in modo volatile, con i mercati ancora focalizzati sulle decisioni di Donald Trump per completare la squadra della sua futura amministrazione. Le incertezze politiche e le lacune nei ruoli chiave continuano a influenzare il clima degli investitori. (QuiFinanza)
AVANTI CON I CONTI, ATTESA PER INFLAZIONE EU PIATTO IL GAS, POCO MOSSO L’EURO (financialounge.com)
Milano è maglia nera del Vecchio Continente con un ribasso dell’1,3%, in calo anche Parigi e Francoforte. A rendere teso il clima, dopo il via libera di Joe Biden all’uso di missili americani da parte di Kiev contro la Russia, è Vladimir Putin che non ha escluso l’uso di armi nucleari in caso di attacchi con armi convenzionali. (Il Sole 24 ORE)