Giudecca, "l'orto" della chiesa del Redentore apre al pubblico per la prima volta in 5 secoli. Tre anni di restauro da 5,7 milioni di euro
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Apre le sue porte al pubblico per la prima volta, in cinque secoli di storia, l'orto giardino della chiesa del Santissimo Redentore nell'isola della Giudecca, a Venezia, dopo un intervento di restauro conservativo durato circa tre anni. Nella sua estensione di un ettaro fra l'abside dell'edificio sacro e l'affaccio alla laguna, un'area verde «che sembra anticipare nell'armonia francescana della composizione il paradiso che verrà». (ilgazzettino.it)
Ne parlano anche altri media
"In Venetia Hortus Redemptoris" è un ambizioso progetto che mira a rendere il Compendio dell'Orto Giardino del Redentore di Venezia un luogo accessibile al pubblico, senza compromettere il suo immenso valore storico, simbolico e spirituale. (La Piazza)
E ora, dopo il successo dell'intervento ai Giardini Reali di San Marco, recuperati nella loro meraviglia e ridati a turisti e veneziani, presenta il suo operato nell'Hortus Redentoris, il giardino, con l’orto e le antiche officine, del Convento della Chiesa palladiana del Santissimo Redentore, un luogo di alto valore storico e spirituale che per la prima volta viene aperto al pubblico. (Vanity Fair Italia)
Un muro che si abbatte, una porta che si apre: l'Hortus Redemptoris della Chiesa del Redentore, per la prima volta fa entrare i veneziani e il pubblico. Diventa un altro giardino della Laguna, da... (Virgilio)
Un paradiso. Lui, genio del Rinascimento, che concepì l'architettura in armonia con l'acqua e la natura. (ilmessaggero.it)
Racconta Adele Re Rebaudengo - è stato un dono". E lei per riconoscenza nel 2014 mette al mondo "Venice Gardens Foundation". Ora festeggia il decimo compleanno della sua creatura con la rigenerazione dell'antico orto giardino dei frati cappuccini al Redentore, sull'isola della Giudecca (TGR Veneto)
Lì dove un tempo camminavano solo i cappuccini del convento del Redentore, in operosa meditazione, da oggi potranno entrare anche visitatori e residenti, grazie a un restauro fondamentale che ha ridato vita e lustro al giardino, dopo l’aqua … (La Nuova Venezia)