"I centri per i migranti in Albania sono stati un clamoroso flop"

Un totale fallimento. Così può essere definito, senza appello, il primo trasferimento di migranti nei centri di permanenza per il rimpatrio realizzati dal governo Meloni in Albania. Dopo i primi quattro migranti ripartiti per l'Italia ieri (due erano minorenni e altrettanti non rispettavano i requisiti per essere trattenuti lì), anche i restanti 14 che erano stati trasportati dalla nave Libra della Marina Militare dovranno tornare indietro, dopo che la sezione immigrazione del tribunale di Roma non ha convalidato il loro trattenimento nel Paese extraeuropeo. (Today.it)

La notizia riportata su altri media

L'Anm, "i magistrati applicano le norme volute dal nostro ordinamento e dall'ordinamento europeo". Schlein, "fuorilegge l'accordo con Tirana, buttati via oltre 800 milioni di euro" (AGI - Agenzia Italia)

Devono essere autorità italiane a svolgere tutte le procedure relative all’autorizzazione della detenzione amministrativa e all’esame delle richieste di protezione internazionale. I centri sono in Albania, ma risultato essere giurisdizione italiana. (Vanity Fair Italia)

La sezione immigrazione del tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei migranti all’interno del centro italiano di permanenza per il rimpatrio di Gjader in Albania. (Il Sole 24 ORE)

Dall'Albania all'Italia, cosa succede adesso ai migranti? "Tempi lunghi per la loro domanda d'asilo"

Il tribunale di Roma ha dichiarato illegali i trasferimenti dei migranti in Albania e le opposizioni hanno chiesto all'Europa di aprire una procedura d'infrazione contro l'Italia. (il Giornale)

«Quelle persone scappavano da Paesi non sicuri, bisogna riportarle in Italia» hanno sentenziato ieri i giudici di Roma provocando una bufera politica, tra l’ira del governo e il sollievo dell’opposizione. (Corriere della Sera)

Nel pomeriggio di venerdì 18 ottobre il Tribunale di Roma ha deciso di non convalidare il trattenimento dei 12 migranti salvati negli scorsi giorni nel Mar Mediterraneo dalle autorità italiane e portati nei nuovi centri costruiti dall’Italia in Albania, a bordo della nave “Libra” della Marina militare (Pagella Politica)