Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale restituiscono alla Repubblica del Guatemala tre manufatti archeologici

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Sono stati restituiti nei giorni scorsi presso la sede della Rappresentanza Diplomatica della Repubblica del Guatemala, consegnati all’Ambasciatrice S.E. Olga Maria Peréz Tuna dal Comandante il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Perugia, Tenente Colonnello Guido Barbieri, tre manufatti archeologici di pregiata fattura risultati frutto di illecita esportazione e detenzione. I beni archeologici di epoca ispanica-precolombiana, sottoposti a sequestro e fatti visionare ad un esperto funzionario della Direzione Generale dei Beni Culturali e Naturali del Ministero dei Beni Culturali e dello Sport del Guatemala, oltre ad essere stati riconosciuti come appartenenti alla cultura di quel Paese, sono stati minuziosamente descritti nelle loro caratteristiche e classificati di rilevante interesse storico; si tratta di: una “Brocca in ceramica di con tappo”, decorata con motivi angolari e triangolari incisi e con presenza di tre componenti zoomorfi (uccelli); Un “Vaso con beccuccio in ceramica con manico verticale a forma di staffa e beccuccio tubolare”, decorato con vernice bianca e rossa e disegni geometrici in nero; Una “Brocca zoomorfa di forma sferoidale”, rappresentante un uccello con decorazioni punzonate sul collo e applicazioni riproducenti occhi, becco, ali, coda e zampe. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La notizia riportata su altri giornali

«Nel controllare i cataloghi d'arte del Mercante in Fiera di Parma - ha spiegato il maggiore Alessandro Volpini del Nucleo Carabinieri Tutela Beni Culturali di Udine - abbiamo notato un dipinto nel catalogo di un antiquario di Trento, il quale lo aveva comprato da un’eredità di una famiglia milanese. (Corriere della Sera)

Dopo il ritrovamento del “Ritratto di signora” di Klimt, un’altra opera rubata nei musei piacentini torna a casa. I carabinieri del nucleo per la Tutela del Patrimonio culturale hanno ritrovato e restituito ai legittimi proprietari, il collegio Alberoni, il dipinto seicentesco attribuito al pittore Giovanni Peruzzini. (La Repubblica)

Si tratta dell’opera “Isacco cieco che benedice Giacobbe“, attribuita dapprima a Bernardo Strozzi (1581-1644), ma pare invece realizzata da Giovanni Peruzzini (1629-1694). Il quadro è stato riconsegnato stamattina al presidente dell’Opera Pia Alberoni, Giorgio Braghieri, dal colonnello Pierantonio Breda, comandante provinciale dell’Arma a Piacenza, e dal maggiore Alessandro Volpini, alla guida del Nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc) di Udine. (il mio giornale)

A distanza di quasi mezzo secolo, un prezioso dipinto, rubato dalla Galleria Alberoni di Piacenza nel luglio del 1978, è tornato al suo posto: è stato ritrovato dai carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale di Udine mentre stava per essere messo in vendita per la cifra di 2 milioni di euro. (Corriere della Sera)

Rubato 46 anni fa a Piacenza, un quadro da 2 milioni di euro è stato restaurato e restituito ai proprietari. L'indagine era partita da Trento nel 2021 (il Dolomiti)

L’autore è davvero Bernardo Strozzi, come si è sempre creduto? I dubbi sono iniziati quando la tela è stata riconsegnata nel 2021 al Collegio Alberoni, per poter essere sottoposta a restauro, eseguito da Francesca Vita. (piacenzasera.it)