Jannik Sinner, inguaribile simpaticone

È appena cominciata – e non sembra destinata a finire – la canonizzazione di Jannik Sinner. Che oggi, dopo la vittoria alle ATP Finals di Torino comincia la campagna per provare a rivincere la Coppa Davis. Se dovesse farcela, forse riuscirebbe ad ascendere al cielo, almeno per l’opinione pubblica e la stampa italiana. Che da giorni, oramai forse da mesi, cerca di raccontarci ogni aspetto del numero uno del mondo: dalla compagna di banco a lui che da adolescente si incordava le racchette da solo, da chi lo incontrava e lo batteva nei tornei Under in giro per l’Italia fino a chi lo vide nella sua prima grande dimostrazione pubblica al Challenger di Bergamo di una vita fa. (Undici)

Ne parlano anche altre testate

Dall’Australian Open alle Finals, un giro di valzer con le scarpe nere di lucido. (Corriere della Sera)

Le Atp Finals 2024 a Torino si sono concluse con il trionfo di Jannik Sinner, che ha chiuso l’anno confermandosi sempre più come numero uno del mondo, pur con il caso doping Clostebol ancora incombente. (MOW)

È vero che aveva chiuso il 2023 mostrando lampi di classe vivissima, con i tre match point annullati a Djokovic in Coppa Davis come sliding doors e dichiarazione d’intenti a tutto il circuito ATP: da oggi dovete vedervela anche con me. (Today.it)

Jannik Sinner, a un passo dalla storia: cosa manca per completare la migliore annata di sempre

L'ultimo in ordine di tempo si chiama Jannik Sinner . Che a Torino, proprio durante i momenti del trionfo, una volta di più ha mostrato la sua sensibilità rivolgendo un pubblico tributo a Bernardes: " Voglio spendere una parola anche per Carlos , che chiude una carriera davvero incredibile. (Tuttosport)

E come un arcobaleno che fa guardare al cielo coi suoi irresistibili e variegati riflessi, incanta il mondo della racchetta che sgrana gli occhi e si chiede dove possa ancora arrivare. C’è lo Jannik che fa impazzire gli statistici: il trionfo alle Finals chiude una stagione da 70 vittorie e 6 sconfitte, appena al di fuori della top ten storica delle percentuali di successo in un anno; il Masters conquistato a Torino senza perdere set lo pone poi al livello del solo Lendl del 1986, mentre i quasi 4mila punti di vantaggio nel ranking dal numero 2 Zverev sono un altro sigillo di unicità (solo Djokovic nel 2015 scavò un solco maggiore). (Quotidiano Sportivo)

Gabriele Galluccio 21 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)