Crisi dell'auto in Europa, convocato a gennaio un tavolo a Bruxelles

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Governo Meloni

La presidente von der Leyen ha confermato l'avvio immediato di un tavolo di confronto con case auto, sindacati e attori del mondo automotive per giungere a iniziative rapide e di revisione delle norme (Auto.it)

La notizia riportata su altri media

Il dubbio che si nasconde dietro la nota ufficiale è se lo farà proponendo soluzioni che si occupino di abbassare i prezzi ed eliminare multe o divieti. Al tavolo del dibattimento ci saranno i costruttori e le aziende che si occupano di componentistica, i sindacati e naturalmente la politica, cioè i rappresentanti dei Paesi che hanno fabbriche, operai e interessi nel settore. (La Gazzetta dello Sport)

Penso che succederà qualcosa. "È importante non prendere decisioni sulla testa di coloro che ci lavorano, come dipendenti e aziende - ha spiegato -, ma piuttosto utilizzare la loro profonda conoscenza per diventare intelligenti e tenerne conto nelle proprie decisioni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il 2024 si chiuderà con vendite stabili, a meno di improvvise (e improbabili) accelerazioni nel corso del mese di dicembre, mentre le vendite di auto elettriche in UE continuano a viaggiare su ritmi non certo straordinari. (Virgilio)

Il futuro dell’auto sul tavolo di Bruxelles: “Pronti a sostenere la transizione”

Ed è per questo che la Commissione dovrebbe trovare un modo affinché le multe, se necessario, non incidano sulla liquidità finanziaria delle aziende che ora devono investire nell'elettromobilità, in prodotti e veicoli moderni». (Il Messaggero - Motori)

Così la Commissione europea ha annunciato che a gennaio sarà ufficialmente lanciato il dialogo strategico sul futuro dell'industria automobilistica in Europa con l'obiettivo di proporre e attuare con rapidità le misure di cui il settore automotive ha urgente bisogno. (il Giornale)

ROMA – In mezzo alla tempesta perfetta che sta colpendo il settore dell’auto europeo - tra vendite in calo, transizione incompiuta all’elettrico, concorrenza cinese e dolorose ristrutturazioni - la nuova Commissione prova a battere un colpo. (la Repubblica)