Conte in ginocchio per Diego, una catena azzurra

Non è una filo sottile. È una catena. Azzurra, ovviamente. E che probabilmente forma un numero 10. È quella che collega Diego Armando Maradona - il mito - al Napoli di oggi, quello di De Laurentiis, Conte e tutti gli altri. Il gesto del patron azzurro, dell’allenatore e del capitano della squadra Giovanni Di Lorenzo, andati ieri ai murales di Diego ai Quartieri Spagnoli e a San Giovanni, è stato il giusto omaggio nei confronti di un personaggio che è riuscito a fare gol in ogni epoca, al di là dei tempi, delle stagioni, delle generazioni. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altre testate

Napoli celebra Diego Armando Maradona con una nuova opera d'arte nel cuore del centro storico, esoosta in strada il 25 novembre 2024, a quattro anni dalla sua scomparsa. (ilmattino.it)

Sembrerebbe folle celebrare l’anniversario di una scomparsa. E solo se la scomparsa non fosse quella di Diego Armando Maradona. (ilmattino.it)

Daniel Bertoni, ex compagno di squadra di Diego Armando Maradona ai tempi del Napoli e nell’Argentina, ha rilasciato un’intervista a KissKissNapoli.it: “Oggi è un triste giorno per tutti: quando uno come lui va via da questo mondo non si può essere col morale a terra. (Tutto Napoli)

La Repubblica del Pallone - Nostalgia del 10: Diego, ci manchi

A Radio Punto Nuovo: «Ricordo dov’ero quando appresi la notizia. A Napoli Diego continua a vivere oltre la morte, questo arriva fino in Argentina» In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Daniel Martinez, corrispondente di Espn, in occasione del quarto anniversario della morte di Maradona: (IlNapolista)

Un tifoso presente non ha perso occasione per lanciare un messaggio al presidente Aurelio De Laurentiis il quale sembra accennare un sorriso. (CalcioNapoli24)

Ne parliamo nella nuova puntata de La Repubblica del Pallone, in diretta ogni lunedì dalle 15 sul sito e sul canale YouTube di Repubblica. Quattro anni fa a Buenos Aires la morte di Maradona che il Napoli ha ricordato con De Laurentiis, Conte e Di Lorenzo davanti al suo murale. (la Repubblica)