“Il suo cellulare squilla ancora, è devastante”. Il dolore del padre di Luca Perazzini

SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RIMINI) – “Luca era la nostra àncora, andava sempre a cento all’ora. Il suo telefonino squilla ancora. E’ una cosa devastante”. Giancarlo Perazzini, dopo giorni di attesa e dolore, arriva alla fiaccolata organizzata in ricordo di suo figlio Luca e del suo amico Cristian Gualdi, e viene accolto da oltre 300 persone con le candele in mano. Tutti commossi, tutti increduli p… (La Repubblica)

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Sono morti per una disgrazia. Ieri le famiglie dei due alpinisti di Santarcangelo morti sul Gran Sasso sono tornate a casa. (il Resto del Carlino)

CAMPO IMPERATORE — Si sono parlati fino all’ultimo Luca e Cristian, a pochi metri di distanza uno dall’altro, per darsi coraggio, prima che le loro voci si spegnessero e i loro corpi cedessero per assideramento sepolti dalla neve. (la Repubblica)

L’uomo si affaccia dall’ingresso della pa lazzina a San Vito di Romagna, frazione di Sant’Arcangelo, dove viveva anche il figlio, e parla con un sussurro: «È un momento terribile, di dolore immenso. Il signor Giancarlo, papà di Luca Perazzini, è sui settant’anni, portati vigorosamente. (Corriere della Sera)

L’autopsia conferma: "Sono morti assiderati"

E’ finita nel peggior modo possibile la ricerca dei due alpinisti romagnoli dispersi da domenica 22 dicembre sul Gran Sasso. (Montagna.tv)

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Un’ipotesi, quella del decesso causato da ipotermia, già ventilata nelle ore immediatamente successive al ritrovamento dei corpi da parte delle squadre del Soccorso alpino. (il Resto del Carlino)