Mai così pochi aiuti per Gaza, il nord sigillato è alla fame

«La gente è in modalità sopravvivenza». Rachael Cummings, specialista per la salute di Save the Children, riassume in poche durissime parole la quotidianità di Gaza: «La gente cerca cibo, cerca acqua». L’indispensabile a sopravvivere, appunto. Una battaglia giornaliera che nel nord è pratica estrema. L’assedio totale imposto dall’esercito israeliano da dodici giorni è un puzzle di cecchini che sparano a vista, artiglieria e raid aerei, ospedali circondati e aiuti fantasmi. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altre testate

“La situazione è drammatica e con il trascorrere dei mesi peggiora inesorabilmente”, racconta a ilfattoquotidiano.it Yousef Hamdouna direttore dell’Area Gaza di EducAid, ong di Rimini che nel 2018 ha fondato la struttura “Il Centro per la Vita indipendente di Gaza City, l’unica di questo tipo nella zona. (Il Fatto Quotidiano)

A denunciare la vicenda è Stefano Rebora, fondatore dell'ONG Music for Peace, una storia di impegno solidale anche in teatri di conflitto, dal Sudan all'Ucraina al Medio Oriente. Restano però ferme, in spregio al diritto internazionale umanitario. (la Repubblica)

Lo rende noto l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil) delle Nazioni Unite, secondo cui "l'impatto della guerra nella Striscia di Gaza ha avuto conseguenze che vanno ben oltre la perdita di vite umane, le disperate condizioni umanitarie e la distruzione fisica". (Civonline)

Unrwa: a Gaza non c'è più ordine civile, rischio carestia alto

Chi si trova nel campo di Jabalya, da giorni sottoposto a pesanti bombardamenti israeliani, descrive una situazione terribile con attacchi continui e le squadre di protezione civile che a fatica riescono a soccorrere i feriti e le vittime in strada e nelle case distrutte. (Il Fatto Quotidiano)

L’esercito israeliano ha lanciato una nuova grande offensiva nel nord di Gaza, assediando le tre città più settentrionali della Striscia e i loro dintorni. Domenica 6 ottobre, all’alba, l’esercito ha ordinato ai circa 400mila residenti rimasti nel nord di trasferirsi nella cosiddetta «zona umanitaria» a sud, in vista di una nuova operazione militare. (il manifesto)

Unrwa: a Gaza non c'è più ordine civile, rischio carestia alto 16 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)