Revenge porn, Diletta Leotta tra le vittime

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La conduttrice televisiva catanese si è esposta in prima persona presentando una querela che ha consentito agli investigatori di avviare l’indagine che ha portato alla denuncia di tre persone, un 29enne di Bergamo, un 17enne di Palermo e un 35enne di Nuoro.

Share Tweet Whatsapp Email. ROMA – C’è anche Diletta Leotta tra le vittime dei tre canali Telegram con foto pornografiche e denigratorie chiusi stamane dalla polizia postale. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

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Tra le vittime diversi personaggi famosi. Tra i denunciati c'è un 29enne bergamasco che è stato anche indagato per aver utilizzato i canali per diffondere immagini intime della ex compagna. (Il Messaggero)

Avendo ricevuto dai suoi follower diverse segnalazioni su quanto stava accadendo, in maniera molto responsabile ha chiamato la polizia postale di Milano segnalando il fenomeno. (Milano Fanpage.it)

Secondo quanto riferito dalla Polizia in una nota tra i denunciati ci sarebbe un 29enne bergamasco, indagato anche per aver utilizzato il canale Telegram per vendicarsi della ex compagna attraverso il revenge porn. (Striscia la notizia)

Di: Redazione Sardegna Live. Anche Diletta Leotta tra le vittime del revenge porn scoperto dalla Polizia postale e delle comunicazioni con l'operazione "Drop the revenge" che ha portato alla denuncia degli amministratori di tre canali Telegram contenenti immagini denigranti e contenuti offensivi. (Sardegna Live)

Tra le vittime, anche diversi personaggi del mondo dello spettacolo. La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha effettuato, in diverse città del territorio nazionale, una vasta operazione identificando e denunciando gli amministratori di tre canali Telegram contenenti le immagini più denigranti e i commenti più offensivi: “La Bibbia 5.0”, “Il Vangelo del pelo” e uno dei canali denominati “Stupro tua sorella 2.0”. (BergamoNews.it)

Un pezzo del network di canali Telegram dove vengono pubblicate e vendute foto e video a scopo di revenge porn è stato indebolito. Stando a quanto risulta a Repubblica, l'inchiesta è partita grazie alla denuncia della conduttrice televisiva Diletta Leotta, le cui foto private (rubate anni fa dal suo cellulare con un'attività di hacking) sono state pubblicate dal canale "Stupro tua sorella 2.0". (la Repubblica)