Operai lucani coinvolti nell'esplosione in raffineria Eni a Calenzano, Mega (Cgil Basilicata): "Il lavoro in Italia deve tornare ad essere dignitoso e sicuro. Basta precarietà e appalti a cascata"
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È stato identificato il corpo di una delle persone morte nell’esplosione di Calenzano. La vittima farebbe parte della lista delle cinque persone che mancano all’appello, due morti e tre dispersi, tutti operai che stavano guidando le autocisterne. Nella lista ci sono un operaio originario di Catania di 57 anni, un operaio di Napoli di 62 anni, un operaio originario della provincia di Novara di 49 anni, un operaio nato in Germania ma italiano di 45 anni e un operaio della provincia di 45 anni. (Sassilive.it)
La notizia riportata su altre testate
A rischio. «Il lavoro in questo Paese è stato reso uno straccio. (La Repubblica Firenze.it)
Un tessuto residenziale consapevole della intrinseca pericolosità di una convivenza con un deposito che ospita serbatoi di liquidi infiammabili. Lacrime, non pioggia, a bagnare il volto dei residenti, dei dipendenti che orbitano attorno al distretto industriale locale. (LA NAZIONE)
Una notizia che non poteva lasciare indifferente le istituzioni, dai Comuni alla Regione, che hanno seguito da subito le operazioni e che hanno annullato in segno di rispetto le conferenze stampa previste in giornata, ma anche la Fiorentina. (Firenze Viola)
Restano incerti i dettagli sul destino degli altri lavoratori. Calenzano, chi sono vittime e dispersi Le autorità hanno diffuso una lista con i nomi dei cinque operai coinvolti nell’incidente. (ilmessaggero.it)
Esplosione in raffineria Eni a Calenzano, cancelli divelti e vetri rotti: i danni dell'onda d'urto (La Stampa)
Gli imprenditori della zona raccontano:"Non ho visto... (Tiscali Notizie)