I pericolosi «liberatori» del Medio Oriente

Per saperne di più:
Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Ogni tanto nel corso della storia salta fuori qualcuno che vuole cambiare il Medio Oriente e che dichiara di volere «liberare» i popoli della regione. Adesso, in attesa della replica israeliana alla pioggia di razzi di Teheran, sale in cattedra Benyamin Netanyahu, il cui governo ha battezzato «Operazione Nuovo Ordine» l’uccisione di Nasrallah, leader di Hezbollah, e l’attacco militare in corso Libano (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri media

Ho lottato sino alla fine perché, il mio emendamento che prevedeva il rinnovo della graduatoria Sanitaservice per 3 anni trovasse l’accoglimento di tutta l’assise consiliare – ha dichiarato il Consigliere Regionale Antonio Paolo Scalera – Purtroppo il rinnovo per 3 anni rischiava di incorrere in una questione di incostituzionalità. (Tarantini Time Quotidiano)

Il 27 settembre il premier israeliano, Bibi Netanyahu, urlò nell'emiciclo delle Nazioni Unite che l'Onu «è una palude antisemita». Teheran ha attaccato. (Italia Oggi)

E chi sarà il successore di Nasrallah come leader di Hezbollah? Ne parliamo con il giornalista Max Civili (ByoBlu)

Una guerra a tutto spiano per costruire la pace in MO

– È un conflitto che rischia di incendiare ancor più il Medio Oriente – dopo Gaza e il Libano magari Siria, Yemen e soprattutto Iran – oppure di coinvolgere anche Paesi del resto del mondo, ben oltre gli Stati Uniti da sempre a fianco di Israele? “L’offensiva israeliana sul Libano meridionale e i successi che Israele ha ottenuto – osserva l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, presidente dell’Istituto Affari Internazionali – hanno modificato in maniera molto evidente il rapporto tra il governo israeliano e l’amministrazione Biden, che ora è schierata senza se e senza ma con Israele mentre fino a quale settimana fa Biden puntava ad avere la disponibilità di Israele al cessate il fuoco a Gaza, ma non aveva ottenuto nulla”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nel 2003 il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, dopo aver ridotto in polvere in pochi giorni l’esercito e i servizi segreti di Saddam Hussein, lo spietato tiranno iracheno, dichiarò con molte ragioni «missione compiuta». (SettimanaNews)

Anche l’immancabile risposta israeliana verrà calibrata con gli americani. Per l’Iran, è in gioco la sopravvivenza del regime. (Corriere della Sera)