Il tycoon ancora nel mirino. Spari al golf club di Trump:. Fermato il sospetto attentatore

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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

Pioli Altri colpi d’arma da fuoco sul voto americano. Questa volta nel campo da golf di West Palm Beach, Florida, dove stava giocando il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump. Ancora una volta, dice l’Fbi, era lui, l’ex presidente, il bersaglio. Un uomo sui 50 anni, originario delle Hawaii, è stato fermato. Gli agenti del Secret Service che anticipavano l’ispezione delle buche del presidente – che è anche proprietario del campo da golf – hanno visto il sospettato oltre la rete di protezione con l’arma imbracciata e hanno subito fatto fuoco. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il livello dell'odio negli Stati Uniti è oramai a un livello tale che abbiamo registrato in meno di due mesi due attentati contro la vita dell'ex presidente. Non ci si può sottrarre a questa terrificante constatazione. (ilmessaggero.it)

Colpi d'arma da fuoco al golf club di Trump, la polizia circonda la zona. Arrestato l'attentatore (La Stampa)

Carlo Alvino mette in guardia il Napoli prima della sfida contro la Juventus, puntando il dito su Federico Gatti. (Napolipiu.com)

I post sui social, l'Ucraina, l'arresto in silenzio: chi è l'uomo che voleva uccidere Donald Trump

Il turnover di Simone Inzaghi per la gara contro il Monza non ha funzionato. L’Inter è riuscita a raccogliere appena un pari dalla trasferta in terra brianzola, rischiando pure di perdere la gara. Ad evitare il primo tracollo stagionale dei campioni d’Italia è stato Dumfries, la cui rete arrivata nel finale ha reso nullo il gol di Dany Mota. (Spazio Inter)

Ieri pomeriggio intorno alle 13.30 locali, mentre il tycoon stava giocando a golf nel suo club a West Palm Beach, in Florida, sono stati avvertiti nelle vicinanze dei colpi di arma da fuoco, e poche ore dopo l'Fbi ha definito l'episodio come un «apparente tentato assassinio» contro l'ex presidente, il secondo in soli due mesi. (il Giornale)

Sui social, il delirio di una presunta mediazione per inviare afghani a combattere in Ucraina (il Giornale)