Khelif va in tribunale: «Molestie morali in Rete». L'Algeria prepara la festa dopo l'oro alle Olimpiadi

PARIGI Prima dei Giochi, Imane Khelif aveva 80 mila follower su Instagram; adesso sono diventati un milione e seicentomila, una crescita sensazionale. La pugile algerina è diventata in due settimane una celebrità globale, e della sua vicenda si è parlato pure al Palazzo di Vetro a New York, quando nel corso di un dibattito sui diritti della donna il rappresentante russo al Consiglio di sicurezza pochi giorni fa ha denunciato la sorte «delle pugili picchiate da atleti che in realtà sono uomini», facendo intervenire il delegato algerino: «La coraggiosa pugile Imane Khelif è una donna e non c’è alcun dubbio su questo, tranne per chi segue un’agenda politica della quale si ignorano gli obiettivi». (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il direttore sportivo del Comitato Olimpico algerino Yacine Arab ha accusato una “lobby sionista di voler distruggere” la pugile dal mistero sotto la cintura. La controversia sull’identità di genere di Imane Khelif ha dominato le discussioni olimpiche, ma pochi si aspettavano che Israele fosse coinvolto nella questione. (Nicola Porro)

Sono una donna come tutte le altre. Ho gareggiato come donna, e su questo non ci sono dubbi". (Tuttosport)

Il caso resta aperto, i Giochi finiscono domani ma la questione del sesso dei concorrenti continuerà a turbare lo sport mondiale finché non si arriverà a regole più chiare a tutela di tutti. (Corriere della Sera)

Imane Khelif viene proclamata oro nei -66 kg donne e si scatena: rivedi il momento del verdetto

Oggi si chiudono i Giochi di Parigi. Occhi italiani puntati sulla finale di volley femminile, con la nazionale italiana che sfiderà gli Stati Uniti per provare a conquistare la medaglia d'oro. (ilgazzettino.it)

La pugile algerina sorride e si scatena al momento della proclamazione. (Eurosport IT)