Stellantis, la situazione in vista del piano Italia è ancora nebulosa, si punta sulle city car

L’Italia si trova di fronte a due grandi sfide industriali, mentre si approssima il tavolo del governo sull’automotive tricolore: restare in corsa per la produzione di modelli mass market lungo i confini nazionali e riuscire a confermare il polo di produzione di batterie nella attuale fabbrica di motori di Termoli. Due temi industriali i cui esiti, alla luce della situazione, si prospettano non proprio scontati. (ClubAlfa.it)

Ne parlano anche altri giornali

La Segretaria Generale Spi Cgil Nazionale Tania Scacchetti ha incontrato a Riace il sindaco ed europarlamentare Mimmo Lucano nell’ambito dell’iniziativa natalizia dedicata dalla Cgil Area Metropolitana di Reggio Calabria e dallo Spi Cgil Area Metropolitana ai bambini stranieri ospiti del Villaggio Globale. (Corriere di Lamezia)

Vi è tutta la responsabilità dell’azienda che ha deciso di non investire più nel settore nel nostro Paese”. “L’utilizzo degli ammortizzatori sociali pesa ormai da troppo tempo sulle condizioni economiche e di prospettive occupazionali delle lavoratrici e dei lavoratori. (Sassilive.it)

Oggi, dopo il vertice con Jean-Philippe Imparato, capo Europa del gruppo franco-italiano, sul futuro produttivo di Stellantis in Italia giudicato «deludente» dalle parti sociali, i sindacati metalmeccanici tornano in trincea per firmare l’accordo per nuovi ammortizzatori sociali. (Corriere della Sera)

Stellantis promette nuovi modelli e crescita della produzione per l'Italia

Marchi che l’ex numero uno Carlo Tavares ha ribadito a più riprese di non voler cedere. Sono tanti e intricati i nodi che il futuro ceo di Stellantis dovrà sciogliere, alcuni dei quali sono sul tavolo del Chief Operating Officer, Jean-Philippe Imparato, che mercoledì sarà al Mimit. (Il Sole 24 ORE)

Stellantis promette grandi cose per l’Italia a cominciare dai nuovi modelli e dalla crescita della produzione. Il responsabile Europa di Stellantis Jean Philippe Imparato coglie l’occasione del Tavolo al ministero delle Imprese e del made in Italy per annunciare che “tutti gli stabilimenti italiani rimarranno attivi, e che già dal 2026 la capacità produttiva crescerà grazie ai nuovi modelli“. (LAPRESSE)