Delitto Garlasco, rigettata la richiesta di revisione del processo di Alberto Stasi dalla corte…
“Confermo il rigetto” si è limitato a dire il presidente della corte d’appello di Brescia Claudio Castelli.
C’è una sentenza definitiva della Cassazione e per me vale quella dopo tutto quello che c’è stato, dopo indagini così accurate non credo ci sia più niente da scoprire”.
Oggi la Corte d’appello di Brescia ha rigettato la richiesta di revisione del processo presentata dai legali di Alberto Stasi. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
Alberto Stasi non uscirà dal carcere: negata la revisione. La nuova difesa di Alberto Stasi, unico imputato per l’omicidio di Chiara Poggi rappresentata dal legale Laura Panciroli, aveva presentato una richiesta di revisione datata luglio 2020. (LettoQuotidiano)
La decisione dei giudici bresciani è stata depositata questa mattina. Lo scrive la corte d'appello di Brescia nelle motivazioni del rigetto della richiesta di revisione del processo. (Rai News)
Secondo i giudici bresciani però questi elementi non sono “prove adatte” a dare il via ad una revisione della sentenza e pertanto l’istanza è stata reputata inammissibile. Stasi sta scontando una pena a 16 anni di reclusione. (L'HuffPost)
Così l'avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia di Chiara Poggi, commenta l'esito dell'istanza di revisione di Alberto Stasi, respinta oggi dalla Corte d'appello di Brescia. Nell'ordinanza dei giudici bresciani si ricorda che la richiesta si basava su elementi di prova, che la difesa riteneva nuovi. (Sky Tg24 )
Lo hanno deciso i giudici della Corte d’Appello di Brescia respingendo la richiesta avanzata dai legali di Stasi. Quella persona era la sua giovane fidanzata Chiara Poggi, ritrovata poco dopo con il cranio sfondato da decine di martellate sulle scale interne della sua villetta di Garlasco (Il Riformista)
Il legale: «Ci sono elementi nuovi, non ha ucciso Chiara Poggi». . Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, uccisa nella villetta di via Pascoli a Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007. (Il Messaggero)