Hugh Grant: «Il mio personaggio in Notting Hill è spregevole. Per il sequel di Bridget Jones io e Colin Firth abbiamo dovuto chiamare un chiropratico sul set»

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Hugh Grant ha interpretato alcuni tra i personaggi più amati del cinema ma è convinto che gli spettatori siano più propensi ad abbracciare i cattivi. «Il pubblico, per qualche motivo, è sempre attratto dal cattivo ragazzo, il che è affascinante», racconta a Vanity Fair. «Deve voler dire che come esseri umani siamo fondamentalmente malvagi. L'antagonista, il cattivo, rappresenta la verità autentica dell'esperienza umana». (ilgazzettino.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Uscita nel 1999, con Julia Roberts e Hugh Grant nei panni di Anna Scott e William Thacker, ha sbancato il botteghino guadagnando 350 milioni di dollari in tutto il mondo - che non è poco per un film a medio budget, - consolidando il suo status di cult negli anni successivi e in Italia in particolare attraverso ripetute messe in onda televisive. (Esquire Italia)

«Il pubblico, per qualche motivo, è sempre attratto dal cattivo ragazzo, il che è affascinante», racconta a Vanity Fair. «Deve voler dire che come esseri umani siamo fondamentalmente malvagi. L'antagonista, il cattivo, rappresenta la verità autentica dell'esperienza umana». (Vanity Fair Italia)

L'antagonista, il cattivo, rappresenta la verità autentica dell'esperienza umana». Hugh Grant ha interpretato alcuni tra i personaggi più amati del cinema ma è convinto che gli spettatori siano più propensi ad abbracciare i cattivi. (ilmessaggero.it)

Perché a Hugh Grant non piace il suo personaggio in Notting Hill

Durante la promozione del suo prossimo film d'animazione Netflix That Christmas, Curtis ha dichiarato a IndieWire di aver provato a realizzare un "mini sequel" dell'amata commedia romantica del 1999 nell'ambito del Red Nose Day, e di non esserci riuscito. (Movieplayer)

Lo sceneggiatore di Notting Hill ha rivelato che un sequel della commedia era in programma, ma tutto si è arenato a causa del "no" di Julia Roberts. (Cinematographe.it)

Recentemente anche Hugh Grant è tornato a parlare del film campione d'incassi del 1999: «Ogni volta che salta fuori mentre faccio zapping mi chiedo perché il mio personaggio non ha palle» (Open)